Archivio per Categoria TUTELA DEL CONSUMATORE

VISITE A SORPESA DA PARTE DEL PROPRIETARIO DELL’IMMOBILE: SONO CONSENTITE?

La legge stabilisce che il proprietario può visitare l’appartamento, sia per controllarne lo stato sia per farlo vedere ad altri possibili locatari, quando il contratto è prossimo alla scadenza. Quindi le visite sono consentite ma devono essere concordate e essere in presenza del locatario. Infatti, pur mantenendone la proprietà, il diritto di abitazione, di libero possesso e di godimento passano all’inquilino nel momento in cui il contratto di locazione viene sottoscritto. Il proprietario ha sempre diritto al controllo dell’immobile ma è anche vero che l’inquilino ha il diritto di godere della propria residenza senza avere il timore di eventuali intrusioni del proprietario della casa. Spesso lo stesso contratto di locazione prevede delle clausole in cui è previsto che ogni determinato periodo il proprietario ha il diritto di visitare l’immobile per verificarne lo stato per garantire ad entrambe le parti il mantenimento dei propri diritti. Sempre nel contratto possono essere specificate delle eventuali visite da parte di terzi all’avvicinarsi dello scadere del contratto di locazione. Anche queste visite dovranno essere concordate e essere in presenza dell’inquilino poiché è ancora residente nell’immobile contenente le sue cose. Queste visite sono consentite anche se non espressamente definite nel contratto di locazione purché siano sempre concordate e in presenza dell’inquilino. Il proprietario dell’immobile, infatti, non può entrare nell’immobile con un mazzo di chiavi rimasto in suo possesso all’insaputa del locatore in quanto questo costituirebbe un reato di violazione del domicilio.

LIMITE CONTANTI, CONTI CORRENTI E LIBRETTI

Il limite all’uso dei contanti nel 2023 è innalzato a 5.000 euro, eccezione fatta per il money transfer che è fermo al limite dei 1.000 euro.

Tale limite comporta che fino a 4.999 euro è possibile pagare liberamente in contanti.

Le sanzioni in caso di superamento sono pari a:

  • minimo 1.000 euro per le violazioni;
  • da 5.000 euro in su per le violazioni di importo superiori a 250mila euro;
  • da 3.000 a 15.000 euro per chi non comunica la violazione, pur essendo tenuto a farlo.

Tale limite dovrà essere applicato anche a libretti di deposito postali e bancari al portatore, oltre ai titoli al portatore in euro e valuta estera.

Attenzione: il limite di 3.000 euro non è valido, invece, per il money transfer, per il quale il limite rimane a 1.000 euro.

BONUS BOLLETTE

Il bonus sociale viene erogato automaticamente: è sufficiente presentare la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) ogni anno, ottenendo l’attestazione Isee.

Il bonus sociale elettrico viene erogato in base al numero di componenti del nucleo familiare indicati nella Dsu. Nel periodo che va dal primo aprile al 30 giugno del 2023 gli assegni sono i seguenti:

  • Per nuclei con 1 o 2 componenti 49,4 euro;
  • Per nuclei con 3 o 4 componenti 59,15 euro;
  • Per nuclei con più di 4 componenti 64,61 euro.

Se l’Isee è tra i 9.530 e i 15mila euro, il bonus è riconosciuto in misura ridotta: è pari all’80% dell’importo ordinario. In questo caso le cifre sono:

  • Per nuclei con 1 o 2 componenti 39,13 euro;
  • Per nuclei con 3 o 4 componenti 48,23 euro;
  • Per nuclei con più di 4 componenti 52,78 euro.

Per il gas il bonus non dipende solo dal numero di componenti del nucleo, ma anche dalla zona climatica (più fa freddo più sale il bonus) e dalla categoria d’uso associata alla fornitura.

 Per le famiglie – con Isee fino a 9.530 euro – fino a quattro componenti per uso solo di acqua calda e cottura, l’assegno vale 25,48 euro indipendentemente dalla zona.

l bonus, anche per il gas, scende in caso di Isee tra 9.530 e 15mila euro: l’importo è all’80% rispetto a quello ordinario. 

Le cifre, quindi, scendono leggermente, andando da un minimo di 9,10 euro a un massimo di 34,58 euro in base alle diverse combinazioni.

RATEIZZARE IL COSTO DELLE BOLLETTE

La rateizzazione può essere richiesta anche nel 2023, ma non molti ne sono a conoscenza, dato che il beneficio previsto dalla Legge di Bilancio 2022 non è stato prorogato.

L’iniziativa è stata attivata dallo scorso 1° febbraio da Plenitude (Eni), permette alle famiglie, ai condomini e alle piccole imprese di poter pagare a rate le fatture emesse nel primo semestre 2023, l’applicazione di rate variabili e senza interessi.

Il piano di rateizzazione degli importi deve prevedere:

  • una periodicità pari alla periodicità di fatturazione ordinariamente applicata al cliente finale;
  • un numero di rate successive non cumulabili pari almeno al numero di bollette normalmente emesse in 10 mesi

Il piano di rateizzazione, prevedere che l’importo della prima rata sia pari al 50% dell’importo totale, mentre il restante 50% viene recuperato in rate successive di ammontare costante.

Se l’importo di ciascuna rata dovesse risultare inferiore a 50 euro, il numero delle rate potrà essere ridotto, ma bisognerà rispettare la periodicità di fatturazione.

In ogni caso il numero delle rate non potrà essere inferiore a due, anche derogando al valore dell’importo.

Cambio di fornitore? in questo caso, i venditori uscenti continuano a dare esecuzione al piano di rateizzazione.

Pertanto, il cliente dovrà manifestare la volontà di aderire alla rateizzazione con una comunicazione in cui vanno indicati:

  • il termine ultimo entro cui il cliente finale può contattare il venditore per richiedere la rateizzazione;
  • la modalità di adesione.

MELONI DALL’INDIA, DALLE MATERIE PRIME ALLE RINOVABILI

Al termine dell’incontro tra i due leader è stata annunciata una nuova,

l’obiettivo è rafforzare questa partnership economica.

l’Italia ha puntato sul ruolo crescente dell’India come fornitore di materie prime, andando così a cercare di sostituire Russia e Ucraina, soprattutto per i metalli.

Un altro capitolo di questa cooperazione è quello della transizione energetica.

Nel 2021 è stata siglata una partnership strategica tra Roma e Nuova Delhi e ora si vuole proseguire su questa strada.

L’India, entro il 2030, vuole arrivare a produrre 500 gigawatt dalle rinnovabili, un’occasione per le aziende italiane come Enel Green Power e Snam.

Di seguito un grande investimento sul fronte dell’energia solare, che l’India vuole sviluppare sempre più.

L’incontro tra Meloni e Modi ha anche l’obiettivo di fissare accordi, come quello su mobilità e migrazione, con lo scopo di rafforzare i canali d’ingresso regolari in Italia e i rimpatri.

Si punta molto a un’intesa sulla cooperazione scientifica e tecnologica, in particolare ai settori della ricerca, dell’intelligenza artificiale e della robotica.

L’Italia ha annunciato anche la sua adesione, nell’Indo-Pacific Ocean Initiative lanciata proprio da Modi.

BONUS ELETTRICO PER DISAGIO FISICO

Anche per il 2023 è previsto il bonus elettrico per disagio fisico, per tutti i clienti affetti da grave malattia costretti ad utilizzare apparecchiature elettromedicali salvavita, a poterlo richiedere sono anche i clienti che convivono con un soggetto affetto da grave malattia.

Importante sapere che per il bonus non è necessario essere in possesso di attestazione Isee, è necessario presentare esplicita domanda presso il proprio Comune di residenza., e/o possibile chiedere l’ausilio, ad un Caf abilitato.

Pertanto è necessario essere in possesso di un certificato rilasciato dall’ASL che attesti:

  • la grave condizione di salute del soggetto;
  • il fatto che per il suo supporto vitale sia necessario l’uso di apparecchi elettromedicali;
  • il tipo di apparecchio elettromedicale utilizzato e per quante ore al giorno;
  • l’indirizzo dell’abitazione presso cui l’apparecchiatura elettromedicale è installata.

Alla domanda va allegato, inoltre, il modulo B correttamente compilato, oltre ad un documento di identità sia del richiedente che del malato.

E’ necessario, avere a disposizione anche:

  • codice POD;
  • potenza impiegata o disponibile.
    Entrambe le informazioni sono reperibili su una qualsiasi bolletta della fornitura elettrica.

Il valore del bonus viene calcolato mediante tre fattori come potenza della fornitura, tipologia di apparecchiatura elettromedicale utilizzata e tempo di utilizzo giornaliero.

L’importo è scontato direttamente sull’ammontare della bolletta, suddiviso sulle bollette dei 12 mesi. In ogni bolletta sarà presente, la parte di bonus riproporzionato al periodo di riferimento.

BONUS ACQUA POTABILE

La legge di bilancio ha rinnovato anche per il 2023 il Bonus acqua potabile, ed è possibile fare domanda dal primo al 28 febbraio.

 Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

L’importo massimo su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile,  5.000 euro, per le persone fisiche, per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come richiedere il bonus, va comunicato l’ammontare delle spese, all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia, all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.

GAS E LUCE, IL PIANO MATTEI DEL GOVERNO MELONI 

Con la sua visita in Algeria, Meloni ha avviato il Piano Mattei, per rendere l’Italia sempre più indipendente dal gas russo e trasformare il Paese in un hub energetico del Mediterraneo. 

L’obiettivo è abbassare i prezzi in bolletta, dopo continui aumenti estenuanti di gas e luce per i cittadini italiani.

Meloni ha in mente quindi un piano strutturato che segue le orme del governo Draghi.

I primi mattoncini di questo piano sono stati messi con le cinque intese firmate durante la visita ufficiale della presidente Meloni ad Algeri: la dichiarazione congiunta per rafforzare le relazioni fra i due Paesi, ma soprattutto i quattro accordi privati, tra cui i due fra Eni e Sonatrach, su idrogeno e riduzione dei gas serra.

Alla fine quello che si dovrebbe creare è un’Italia ponte tra un Mediterraneo ricco di fonti di energia e un nord Europa che ha bisogno di gas e idrogeno in maniera stabile e a prezzi bassi.

 Per rendere il piano efficiente l’Italia deve prima risolvere “il collo di bottiglia” nei gasdotti che sono sul nostro territorio, la “strettoia” dei gasdotti attraverso la dorsale adriatica, tra Campania, Abruzzo e Molise, consente infatti il passaggio al massimo di 126 milioni di metri cubi al giorno di metano. Snam ha lanciato un apposito piano di espansione, ma si attende ancora l’ok di Arera.

Meloni pensa a nuovi rigassificatori al Sud, andando contro eventuali proteste dei sindaci.

Se si risolveranno questi problemi e si procederà con nuove infrastrutture l’Italia azzererà le forniture dalla Russia.

Così si passera dai 21 miliardi di metri cubi di gas garantiti dall’Algeria nel 2021 a 28 entro due anni.

NUOVI DIVIETI PER I FUMATORI

Il piano è quello di garantire una generazione libera dal tabacco, si punta anche a nuovi divieti per i fumatori e per i prodotti, oltre all’aumento del prezzo.

Tra questi anche la proibizione delle pubblicità per i nuovi prodotti di tabacco riscaldato e sigarette elettroniche, perché anche questi sono considerati dannosi per la salute.

 Il ministro della Salute Orazio Schillaci, cita il Piano europeo contro il cancro così da eliminare una delle cause di morbosità e mortalità più prevenibili in Italia.

Nell’audizione in Commissione affari sociali alla Camera il ministro ha spiegato che il piano prevede una vera e propria guerra al tabagismo per raggiungere una quota inferiore al 5% di popolazione che consuma tabacco entro il 2040.

 Il governo vuole aggiornare e ampliare l’articolo 51 della legge 3-2003 che vieta, tra le altre cose, le sale fumatori nei locali anche alle sigarette elettroniche.

Ma non solo, tra le proposte anche:

  • il divieto di fumo in luoghi all’aperto in presenza di minori e donne in gravidanza;
  • vietare sale fumatori nei locali al chiuso;
  • estendere i divieti ai nuovi prodotti come le sigarette elettroniche;
  • vietare la pubblicità ai prodotti contenenti nicotina o tabacco riscaldato.

Dovranno essere adottate delle misure per garantire la salute non soltanto dei fumatori ma anche della collettività ed evitare al contempo la diffusione dei nuovi prodotti che sono altrettanto dannosi per la salute.

GARANZIE PER IL CONSUMATORE

Non esiste un unico tipo di garanzia del venditore, essa può variare a seconda di chi vende e di chi acquista.

La garanzia legale, chiamata anche garanzia di conformità, copre i beni di consumo, quindi beni acquistati da un consumatore, escludendone alcuni come, i servizi di fornitura di acqua, luce e gas. La garanzia legale viene rilasciata solo da un professionista,

I difetti coperti dalla garanzia legale sono quelli di conformità, cioè quelli che si manifestano quando il prodotto acquistato:

  • non ha le qualità promesse dal venditore;
  • non è conforme alla descrizione fornita quando è stato pubblicizzato o al momento dell’acquisto;
  • non ha le caratteristiche abituali o non è idoneo all’uso abituale per un bene dello stesso tipo.

La sua durata è di 24 mesi dalla data in cui è stato consegnato il prodotto nuovo oppure di 12 mesi se si tratta di un bene usato, nell’arco di questo periodo, il consumatore che riscontra un difetto, ha il diritto di rivolgersi al venditore per chiedere a sua scelta la riparazione o la sostituzione del bene, se entrambe le soluzioni fossero impossibili, il cliente potrebbe chiedere una riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto.

La garanzia per vizi, ed interviene nel caso in cui un bene sia stato acquistato da una società o da un professionista per un uso legato alla propria attività.

I vizi coperti dalla garanzia, sono quelli che rendono il bene inidoneo all’uso per cui è stato fabbricato. Si parla, in questo caso, di «difetto strutturale». Sono coperti anche i vizi che diminuiscono il valore del bene. 

I vizi che sono, sostanzialmente, di due tipi:

  • il vizio materiale: si tratta di quello esistente ma non segnalato dal venditore al momento dell’acquisto;
  • il vizio di qualità: il prodotto non ha le caratteristiche promesse o essenziali all’uso per il quale è destinato.

Il compratore che rileva un vizio dul bene acquistato può chiedere la risoluzione del contratto oppure una riduzione del prezzo a seconda dell’entità del vizio trovato.

La durata della garanzia per vizi è di 12 mesi dalla data in cui è stato consegnato il bene. La denuncia della scoperta del vizio va fatta entro otto giorni dal momento in cui è stato rilevato il difetto.

La garanzia di buon funzionamento, come facilmente si può intuire dal suo nome, interviene quando si manifesta un guasto in tempi ben più brevi di quelli promessi dal venditore. In casi come questo, e salvo patto contrario (mai farlo, a meno che sia a favore del consumatore) è possibile denunciare il difetto entro 30 giorni da quando è stato scoperto, tenendo ben presente che questa possibilità si prescrive in sei mesi.

La garanzia commerciale, chiamata anche garanzia convenzionale ed è quella che il venditore rilascia accanto a quella legale, cioè alla garanzia prevista dalla legge, può essere gratuita o a pagamento. I beneficiari possono essere consumatori o non consumatori, secondo la distinzione che abbiamo visto in precedenza.

Con la differenza che se l’acquirente è un consumatore, il venditore è vincolato alla garanzia promessa dal momento in cui la pubblicizza e non da momento in cui vende il prodotto.