La legge stabilisce che il proprietario può visitare l’appartamento, sia per controllarne lo stato sia per farlo vedere ad altri possibili locatari, quando il contratto è prossimo alla scadenza. Quindi le visite sono consentite ma devono essere concordate e essere in presenza del locatario. Infatti, pur mantenendone la proprietà, il diritto di abitazione, di libero possesso e di godimento passano all’inquilino nel momento in cui il contratto di locazione viene sottoscritto. Il proprietario ha sempre diritto al controllo dell’immobile ma è anche vero che l’inquilino ha il diritto di godere della propria residenza senza avere il timore di eventuali intrusioni del proprietario della casa. Spesso lo stesso contratto di locazione prevede delle clausole in cui è previsto che ogni determinato periodo il proprietario ha il diritto di visitare l’immobile per verificarne lo stato per garantire ad entrambe le parti il mantenimento dei propri diritti. Sempre nel contratto possono essere specificate delle eventuali visite da parte di terzi all’avvicinarsi dello scadere del contratto di locazione. Anche queste visite dovranno essere concordate e essere in presenza dell’inquilino poiché è ancora residente nell’immobile contenente le sue cose. Queste visite sono consentite anche se non espressamente definite nel contratto di locazione purché siano sempre concordate e in presenza dell’inquilino. Il proprietario dell’immobile, infatti, non può entrare nell’immobile con un mazzo di chiavi rimasto in suo possesso all’insaputa del locatore in quanto questo costituirebbe un reato di violazione del domicilio.