Archivio per Categoria PREVIDENZA

BOLLETTE RATEIZZABILI

Bollette di elettricità e gas rateizzabili dalle imprese fino a 36 mesi con semplificazioni e oneri a carico delle imprese. 

Il mancato pagamento di 2 rate, anche non consecutive, comporterà la decadenza dal beneficio e il versamento in unica soluzione del debito residuo. Al piano dei pagamenti il fornitore avrà facoltà di applicare un tasso di interesse che però non potrà essere superiore al rendimento dei Btp.

Per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023, i fornitori di energia elettrica e gas naturale sono tenuti a:

a) rateizzare, qualora richiesto dalle imprese, l’importo eccedente l’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo di riferimento compreso tra il 1° gennaio il 31 dicembre 202;

b) riportare nelle bollette la facoltà delle imprese di chiedere la rateizzazione in relazione all’importo eccedente nonché i tempi e le modalità con cui la rateizzazione può essere richiesta.

Per ottenere la dilazione l’impresa, entro 15 giorni dall’emissione della bolletta, deve presentare istanza all’attuale fornitore tramite pec. 

L’obbligo del fornitore di concedere la dilazione è subordinato:

▶dell’effettiva disponibilità, da parte di una compagnia assicurativa autorizzata all’esercizio del ramo credito a stipulare con l’impresa che richiede la rateizzazione e nell’interesse del fornitore, una copertura assicurativa sull’intero credito;

▶all’effettivo rilascio, da parte di Sace, di una riassicurazione sulla suddetta polizza (pari al 90% degli indennizzi generati dalle esposizioni relative ai crediti vantati dai fornitori di energia elettrica e gas naturale, per effetto dell’inadempimento delle imprese clienti, di tutto o parte del debito risultante dai piani di rateizzazione).

Pertanto i fornitori potranno richiedere finanziamenti bancari assistiti dalla garanzia Sace purché e si impegnino a gestire i livelli occupazionali attraverso accordi sindacali.

BONUS GAS E LUCE

Con il nuovo decreto bollette il governo Meloni rinnova gli aiuti.

Confermato, il bonus gas e luce per le famiglie meno abbienti, che copre quasi tutti gli aumenti in bolletta dell’ultimo anno e mezzo.

La platea di beneficiari, comprende i nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro.

Il bonus bollette spetta in condizioni di disagio economico o in baso di famiglie numerose, nello specifico:

  • un Isee fino a 12mila euro nel 2022, e di 15mila euro nel 2023;
  • famiglie con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e Isee non superiore a 20.000 euro;
  • titolari di reddito o pensione di cittadinanza.

Per chi ha un Isee familiare tra 9.530 e 15.000 euro, con meno di 4 figli, lo sconto per il 2023 è riconosciuto all’80%.

Arriva poi dal primo ottobre e fino a fine anno un contributo, erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche, con riferimento a ciascun dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, da elargire nel caso in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi una certa soglia, ancora da stabilire.

BONUS RISTRUTTURAZIONE

Cambiare gli infissi usando il Bonus ristrutturazione.

Consiste nella detrazione del 50% su una spesa massima di 96.000 euro.

Il bonus si recupera come detrazione in 10 quote annuali di pari importo in dichiarazione dei redditi.

Non sono più ammessi sconti in fattura e cessione del credito.

Confermato invece il Bonus Mobili abbinabile ai lavori di ristrutturazione.

Bonus Sicurezza 2023, per poter avere tale agevolazione è necessario installare sistemi attivi e passivi che migliorano la sicurezza dell’immobile.

Rientrano in tale categoria non solo portoni e infissi con vetri antisfondamento, ma anche impianti di allarme e video-sorveglianza, inferriate, persiane, tapparelle di sicurezza. La detrazione può essere utilizzata anche per la sostituzione di un impianto di sicurezza già esistente.

Il soggetto beneficiario dell’agevolazione dovrà farsi carico di conservare una serie di documenti:

  • originale della “scheda descrittiva dell’intervento”
  • l’asseverazione;
  • schede tecniche di prodotto e marcatura CE con relative dichiarazioni di prestazione (DoP);
  • copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), ma questo documento non serve nel caso della singola unità immobiliare;
  • delibera assembleare di approvazione di esecuzione dei lavori e tabella millesimale di ripartizione delle spese nel caso di interventi sulle parti comuni condominiali;
  • dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori nel caso gli interventi siano effettuati dal detentore dell’immobile;
  • fatture relative alle spese sostenute;
  • ricevute dei bonifici;
  • stampa della e-mail inviata dall’Enea contenente il codice CPID che costituisce garanzia che la scheda descrittiva dell’intervento è stata trasmessa.

NUOVO BONUS FAMIGLIE

 Il governo Meloni rinnoverà parte degli aiuti sulle tariffe di luce e gas.

A ottobre, entrerà in vigore il nuovo bonus famiglie, che legherà le tariffe ai consumi, premiando chi riuscirà a risparmiare.

Anche questa volta le misure introdotte dal governo saranno trimestrali.

Verrà stabilita una fascia di consumo standardizzata, su cui si applicherà un prezzo calmierato. Il livello di questo limite deve ancora essere definito.

Sopra il tetto, salendo i consumi, cresce il prezzo.

Il bonus sarebbe una sorta di meccanismo a soglie, l’idea è di far partire questo nuovo modello dal primo ottobre e sperimentarlo almeno fino a dicembre.

L’intenzione è quella di premiare chi riesce a tagliare i consumi.

Diverso sembra il discorso per le bollette del gas, dovrebbero, essere confermati gli sconti odierni, sia l’Iva al 5% fino a giugno che l’azzeramento degli oneri impropri.

Altro discorso è quello relativo alle imprese: il credito d’imposta fino al 45% su gas e luce verrà confermato. 

18APP

Bonus 18 anni, un’erogazione di denaro da parte dello Stato a sostegno della diffusione del patrimonio culturale italiano e internazionale, sotto forma di un buono di valore di 500 euro nella 18app.

Scadenze: la registrazione al portale può essere effettuata tra il 31 gennaio al 31 ottobre 2023, vi è poi un termine entro cui i 500 euro vanno spesi: la scadenza in questo caso è 30 aprile 2024, dopodiché la somma residua andrà persa e non vi è alcun modo per recuperarla.

Requisiti: aver compiuto 18 anni nel 2022; coloro che lo faranno quest’anno, dovranno attendere che il governo fornisca le istruzioni per accedere al nuovo strumento introdotto dalla legge di Bilancio 2023, chiamato Carta cultura giovani, non prima del 2024 però.

Eseguito l’accesso a 18app, sarà possibile consultare il catalogo degli esercenti che hanno aderito all’iniziativa, in cui è possibile spendere i 500 euro, ovvero:

  • biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo;
  • libri;
  • titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • musica registrata;
  • corsi di musica;
  • corsi di teatro;
  • corsi di lingua straniera;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva.

I biglietti possono essere acquistati direttamente da TicketOne, è consentito acquistare un solo biglietto per l’evento desiderato a scelta tra concerti, eventi teatrali, mostre, musei e cinema.

Il bonus cultura 18 anni non è scambiabile né vendibile.

Con la sentenza n. 24890/2019, la Cassazione ha stabilito che sono colpevoli sia i ragazzi che hanno utilizzano il bonus impropriamente, sia i commercianti che accettano i voucher. Le sanzioni amministrative sono severissime. Infatti, ai sensi dell’articolo 316 del Codice penale, chi si appropria di somme indebite inferiori a 4mila euro deve pagare una multa che varia da 5.164 euro a 25.882 euro.

CASE GREEN 2023

Direttiva case green 2023, approvata dal Parlamento europeo.

Agli edifici e agli immobili ad uso residenziale toccherà raggiungere entro il 2030 almeno la classe energetica F e almeno la classe E entro il 2033.

Questo è in linea di massima quanto disposto dalla bozza in materia di prestazione energetica degli edifici mentre si rimane in attesa del passaggio della palla al Consiglio Europea.

Si interviene anche sugli immobili di nuova costruzione per i quali si prevede il raggiungimento delle zero emissioni entro in 2050 e il divieto di agevolazioni per le vecchie caldaie dal 2024, un insieme di nuove disposizioni che obbligano il proprietario ad eseguire una serie di lavori di ristrutturazione per raggiungere i nuovi standard energetici fissati dall’Unione Europea.

La direttiva si muove in tre direzioni:

  • raggiungere entro il 1°gennaio 2030 la classe energetica “E” per gli edifici e le unità immobiliari residenziali;
  • il salto alla classe energetica “D” da realizzare entro il 2033;
  • obiettivo zero emissioni entro il 2050.

Esistono diversi Bonus e agevolazioni a cui potersi affidare:

Bonus ristrutturazione si sostanzia in una detrazione fiscale del 50% da applicare sulle spese supportate per mettere a punto lavori ristrutturazione, risanamento conservativo oltre che di restauro, riservato anche a chi vuole intraprendere lavori condominiali ma solo per quel che concerne le parti comuni.

Ecobonus, che prevede diverse percentuali di detrazione fiscale, dal 50%, al 65% fino arrivare all’85% di riduzione per quegli interventi di efficientamento energetico previsti anche dalla nuova direttiva case green 2023, tra i lavori ammessi alla detrazione fiscale del 50%, secondo quanto disposto dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate numero 22/E del 2 aprile 2013, rientra l’installazione di un sistema fotovoltaico per la produzione di energia elettrica alimentato grazie alle energie rinnovabili.

L’ecobonus 65% che ricopre interventi come il cappotto termico e la coibentazione, la sostituzione di sistemi di climatizzazione invernali con altri impianti a più alta efficienza energetica, sistemi di termoregolazione, caldaia a condensazione.

BONUS 730/2023

▶Bonus Renzi: a partire dal 1° gennaio continuerà a essere percepito in busta paga dai contribuenti con redditi fino a 15.000 euro, mentre l’ulteriore detrazione per i redditi fino a 28.000 euro è stata subordinata a determinate detrazioni d’imposta.

▶Nuovi scaglioni di reddito: lo scorso anno, infatti, gli scaglioni e le aliquote Irpef sono passati da 5 a 4 e le tasse, quindi, si pagheranno sui nuovi scaglioni che sono:

  • fino a 15.000 applicazione dell’aliquota del 23%;
  • da 15.000 a 28.000 euro aliquota del 25%;
  • da 28.000 a 50.000 euro aliquota del 35%;
  • oltre i 50.000 euro aliquota del 43%.

▶Vengono inserite nel 730 nuove agevolazioni che sono state previste a partire dal 2022, ovvero:

  • il bonus per l’installazione dei sistemi di accumulo integrati negli impianti di produzione alimentati da fonti rinnovabili;
  • il bonus per attività motoria per disabili o per coloro che hanno patologie croniche;
  • debutta sul nuovo 730 anche la detrazione dall’imposta lorda al 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022, per l’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici esistenti.

▶Bonus locazione per i giovani: un beneficio riconosciuto per i primi 4 anni di locazione per i giovani con un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, con reddito non superiore a 15.493,71 euro e, nel 2023 cambia veste e importo:

  • spetta a giovani che non hanno compiuto i 31 anni;
  • può essere applicata anche se si affitta solo una stanza di un appartamento e non l’intero immobile, ma deve esserci la residenza nello stesso;
  • la detrazione che spetta è il 20% del canone di affitto annuo fino a un massimo di 2.000 euro o, se più conveniente, 991,60 come importo fisso.

REDDITO ENERGETICO 2023

Nuovi fondi per il “reddito energetico”, il contributo a fondo perduto che permette, di installare pannelli fotovoltaici praticamente a costo zero. Prevede un finanziamento che va da 6mila euro a 8.500 euro, ne possono beneficiare proprietari di immobili unifamiliari o di singole unità immobiliari in condominio.

Per beneficiare del bonus “reddito energetico” bisogna, soddisfare i seguenti parametri:

▶️avere un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non superiore ai 20mila euro annui (fa eccezione la Regione Lazio, che alza l’asticella a 35mila euro annui);

▶️avere la residenza anagrafica nell’edificio in cui si svolgeranno le opere di installazione dell’impianto fotovoltaico.

Il bonus, può essere richiesto nel caso di acquisto e installazione delle seguenti tipologie di impianti:

▶️fotovoltaici (con potenza non inferiore a 1,8 Kw e devono riuscire a produrre almeno 1.200 kWh);

▶️solari termici;

▶️microeolici;

▶️sistemi di accumulo.

Per i limiti di reddito saranno favorite le famiglie maggiormente disagiate, quelle formate da anziani con oltre 65 anni di età e le giovani coppie, e nuclei familiari, con componenti con handicap o invalidità o che abbiano almeno 2 figli minorenni.

Il reddito energetico 2023 andrà a coprire le spese per:

• acquisto;

• installazione;

• connessione;

• manutenzione;

• esercizio;

• assicurazione degli impianti

BUONI SPESA 2023

L’ultima legge di Bilancio 2023, introduce la Carta acquisti, strumento che supporta le famiglie nell’acquisto di beni di prima necessità e nel pagamento delle bollette, può essere utilizzata presso negozi alimentari e supermercati, come pure farmacie e parafarmacie, presso uffici postali, anche per pagare le bollette di luce e gas.

A disposizione del richiedente c’è un plafond di 40 euro al mese, da spendere appunto presso gli esercenti autorizzati.

Ad averne diritto sono quelle famiglie che al loro interno hanno un minore di 3 anni o in alternativa un over 65.

L’Isee, per il quale il limite aggiornato al 2023 è di 7.640,18 euro, non bisogna essere titolari di un patrimonio mobiliare superiore a 15 mila euro, mentre nel solo caso degli over 65 ci sono anche dei limiti per quanto riguarda il reddito:

  • tra i 65 e i 70 anni i redditi percepiti non devono superare i 7.640,18 euro;
  • per gli over 70 il limite aumenta a 10.186,91 euro.

Per la domanda va compilato un apposito modulo, da presentare presso un ufficio postale abilitato alla ricezione.

Simile alla carta acquisti è la carta risparmio. Si tratta di uno strumento nato per compensare le famiglie dell’aumento dei prezzi nei supermercati, specialmente per i beni di prima necessità, però, per importi e requisiti c’è ancora da attendere.

Il governo Meloni ha pensato a uno strumento che anziché prevedere un contributo economico riconosce un vero e proprio pacco alimentare alle famiglie in difficoltà, chiamato Reddito alimentare, anch’esso finanziato dall’ultima legge di Bilancio, per il momento verrà sperimentato solamente nelle cosiddette città:

  • Torino;
  • Milano;
  • Venezia;
  • Genova;
  • Bologna;
  • Firenze;
  • Bari;
  • Napoli;
  • Reggio Calabria;
  • Roma.

In queste città verranno distribuiti dei pacchi alimentari, creati grazie ai prodotti rimasti invenduti nella grande distribuzione.

OPZIONE DONNA

Accedere alla pensione anticipata “opzione donna”, possono esercitare l`opzione le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno maturato un`anzianità contributiva di almeno 35 anni e un`età anagrafica di almeno 60 anni, e che si trovino in una delle seguenti condizioni:

▶assistano da almeno sei mesi il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap grave abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti oppure siano deceduti o mancanti;

▶presentino una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti Commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile, pari almeno al 74%;

▶siano lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo, alla data del 1/1/2023 ovvero è attivato in data successiva, un tavolo di confronto per la gestione della crisi aziendale.

Il requisito dell’età è ridotto di un anno per ogni figlio, per un massimo di due anni per le lavoratrici interessate dai primi due requisiti.

Il requisito anagrafico è di 58 anni per le lavoratrici dell’ultimo caso anche in assenza di figli.

Il trattamento pensionistico decorre una volta trascorso il termine di dodici mesi dalla data di maturazione dei requisiti per le lavoratrici dipendenti e diciotto mesi per le lavoratrici autonome.

La circolare n. 25 pubblicata sul sito Inps, illustra in dettaglio le modalità di presentazione della domanda, i requisiti, le condizioni di accesso e la decorrenza.