Archivio per Categoria PREVIDENZA

QUANDO E’ POSSIBILE PROCEDERE AL PIGNORAMENTO DELLA PENSIONE DI REVERSIBILITA’

Sappiamo bene che la pensione, così come lo stipendio, in quanto fonte di sostentamento del debitore e della sua famiglia non può essere pignorata integralmente.

Non solo la pensione di vecchiaia, ma anche altre tipologie di pensione possono essere pignorate.

Per questo motivo è pignorabile anche la pensione di reversibilità, cioè la quota di pensione percepita dal coniuge o dai figli superstiti del pensionato deceduto.

Anche le pensioni di reversibilità sono pignorabili negli stessi termini della pensione diretta, ovvero per un quinto. Se, invece, il familiare superstite rinunci all’eredità, cosa che consente di percepire comunque la pensione di reversibilità, vengono eliminati, in forza della rinuncia, i debiti dell’erede compreso quello gravato da pignoramento.

Da un lato se è vero che con la rinuncia all’eredità non fa perdere il diritto a ricevere la pensione di reversibilità, dall’altro canto è anche vero però che non si subentra nell’obbligo di pagare i creditori del soggetto defunto.

La pensione di reversibilità non può essere paragonata ad un sussidio per poveri o ad un credito alimentare. Inoltre, essa non ha natura successoria, perché spetta anche in caso di rinuncia all’eredità ed è regolata automaticamente da specifiche leggi previdenziali.

Se ci troviamo di fronte al caso di un debitore che percepisce più pensioni di diversa tipologia, in questo caso è possibile pignorare più pensioni, ma sempre rispettando i limiti di legge.

Occorre chiarire, però, che il limite del quinto si calcola per ciascuna pensione.

Invece, il calcolo del minimo vitale impignorabile si effettua sull’importo complessivo dato dalla sommatoria di tutte le pensioni percepite.

RIVOLGITI AL CONSULENTE CIVICO DEL TUO QUARTIERE/CITTA’ OPPURE COMPILA IL MODULO SOTTOSTANTE PER ESSERE RICONTATTATO

VERSAMENTO CONTRIBUTI INPS, ATTENZIONE ALLE TRUFFE: SEGNALATI TENTATIVI DI PHISHING

L’INPS con il comunicato stampa del 12 settembre 2022 avvisa gli utenti che negli ultimi giorni sono stati segnalati diversi tentativi di phishing in relazione al versamento dei contributi. Se si ricevono mail con nome e logo dell’Istituto in cui è richiesto un aggiornamento delle coordinate bancarie o un bonifico immediato si tratta di un tentativo di truffa.

Versamento contributi INPS, l’Istituto mette in guardia gli utenti sul rischio di truffe online.

Tramite il comunicato stampa del 12 settembre 2022, l’INPS comunica che sono stati segnalati diversi tentativi di phishing ai danni dei contribuenti.

Le mail di solito appaiono molto simili a quella inviate da fonti istituzionali, con l’utilizzo del logo INPS e un linguaggio volto a trarre in inganno il destinatario.

L’INPS sottolinea che non invia mai tramite mail comunicazioni che riguardano coordinate bancarie o pagamenti immediati, né allega file in formato “.exe” o link nel testo delle comunicazioni.

Versamento contributi INPS, attenzione alle truffe: segnalati tentativi di phishing

L’INPS, tramite il comunicato stampa del 12 settembre 2022, avvisa gli utenti che negli ultimi giorni sono stati segnalati diversi tentativi di phishing utilizzando nome e logo dell’Istituto.

Per “phishing” si intende una particolare tipologia di truffa online, soprattutto via mail, che sfrutta la credibilità degli enti istituzionali per carpire le informazioni personali degli utenti, come ad esempio le coordinate bancarie.

La comunicazione di solito appare in tutto e per tutto simile a quella inviata da fonti accreditate ma all’interno contiene l’inganno: un link o un form, ad esempio, per fornire informazioni personali o scaricare programmi capaci di apportare danno.

Nelle mail segnalate all’INPS, dietro la promessa di un rimborso economico o dietro la notifica di un mancato versamento dei contributi, si richiede a nome dell’Istituto un aggiornamento delle coordinate bancarie o un bonifico immediato per evitare sanzioni.

Mail INPS, attenzione alle truffe: come evitare i tentativi di phishing

L’INPS ricorda che non invia mai comunicazioni di questo tipo tramite mail, tantomeno trasmette nel testo delle comunicazioni allegati in formato “.exe” o link, i quali possono installare sul computer programmi potenzialmente dannosi.

Nonostante i messaggi che contengono l’inganno siano studiati per essere simili a quelli inviati dagli enti istituzionali, è comunque possibile difendersi.

Una strategia semplice ma efficace consiste nel fare attenzione ai dettagli, poiché sono sempre presenti degli elementi dissonanti.

Il primo passaggio è sempre quello di verificare il mittente della comunicazione. Se la mail non proviene dall’indirizzo istituzionale ufficiale con tutta probabilità si tratta di un tentativo di truffa.

L’INPS fornisce anche alcune linee guida per evitare di cadere vittime della truffa, come:

non cliccare su eventuali collegamenti esterni contenuti in e-mail o sms presumibilmente trasmessi da INPS;

non scaricare file allegati in formato “.exe”;

consultare, sul sito dell’Inps, il vademecum “Attenzione alle truffe”, periodicamente aggiornato con le ultime segnalazioni pervenute.

In caso di dubbi è sempre bene informare il “contact center INPS” (803.164 da fisso, 06.164.164 da cellulare) oppure contattare l’Istituto sui profili social ufficiali per un’ulteriore verifica

RIVOLGITI AL CONSULENTE CIVICO DEL TUO QUARTIERE/CITTA’ OPPURE COMPILA IL MODULO SOTTOSTANTE PER ESSERE RICONTATTATO