Archivio per Categoria PREVIDENZA

DETRAZIONI 730/2023, RINNOVO PATENTE

L’articolo 15 del TUIR stabilisce che le spese sostenute per le visite mediche generiche, specialistiche, chirurgiche danno diritto alla detrazione dall’Irpef, indipendentemente dal luogo o dal fine per il quale vengono effettuate.

Tra queste rientrano a pieno titolo anche le spese per la visita medica necessaria per il rinnovo della patente di guida, ovvero spetta una detrazione pari al 19% della spesa sostenuta, così come per tutte le altre spese sanitarie, e sempre per l’importo eccedente la franchigia di 129,11 euro.

Nel dettaglio per:

  • prestazioni rese da un medico generico (comprese quelle di medicina omeopatica);
  • acquisto di medicinali da banco e con ricetta medica (anche omeopatici);
  • prestazioni specialistiche;
  • analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
  • prestazioni chirurgiche;
  • ricoveri per degenze o collegati ad interventi chirurgici;
  • trapianto di organi;
  • cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno);
  • acquisto o affitto di dispositivi medici/attrezzature sanitarie, comprese le protesi sanitarie;
  • assistenza infermieristica e riabilitativa (es: fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, ecc.);
  • prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
  • prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
  • prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
  • prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e di terapia occupazionale.

PENSIONI

Lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per il Superbonus dà spazio per la riforma delle pensioni. Più fondi, dal punto di vista previdenziale.

 Su Opzione donna c’è la possibilità di introdurre uno sconto di 4 mesi per ogni figlio sull’età pensionabile per la pensione di vecchiaia, fino a un massimo di 12 mesi, pertanto chi vuole potrebbe andare in pensione a 66 anni anziché 67.

Per i più giovani si attendono novità,

Per i contributivi puri, si prevede la possibilità di estendere il diritto all’integrazione al minimo, da poter tutelare chi andrà in pensione con un assegno d’importo non adeguato al costo della vita. 

Pensioni: il piano è di scendere a tre scaglioni Irpef, fino a 15.000 euro di reddito: 23%, quindi verrà mantenuta la stessa percentuale di oggi.

Mentre per i redditi superiori a 15.000 euro ed entro i 50.000 euro, per i quali oggi sono previste due distinte fasce (una per i primi 28.000 euro con aliquota del 25% e l’altra, con percentuale del 35%, per i successivi), si passerà a un’aliquota unica del 27%.

Sopra i 50.000 euro, dovrebbe essere mantenuta l’aliquota del 43%. A beneficio di pensionati con reddito compreso tra i 35 e i 40 mila euro.

DETRAZIONE AFFITTO GIOVANI NEL 730 2023

Il Bonus affitto giovani under 31”, previsto dalla Legge di Bilancio 2023, da diritto alla detrazione per i canoni di locazione sostenuti dai giovani che vivono in affitto.

Nello specifico, la detrazione affitto giovani nel 730 2023:

  • spetta ai giovani locatari fino ai 31 anni non compiuti;
  • viene applicata anche in riferimento a una singola porzione dell’appartamento, dunque, non all’intero immobile a condizione che il locatario stabilisca la residenza nello stesso;
  • viene concessa non più per i primi tre anni del contratto, ma per i primi quattro, nel rispetto delle condizioni reddituali e anagrafiche richieste;
  • ammonta nella somma di importo più alto tra 991,60 euro e il 20% del canone d’affitto annuo (nel limite di 2.000 euro annui).

E’ importante ricordare che il Bonus affitto under 31 deve essere indicato nel modello 730 2023 in un rigo appropriato e con un codice particolare, nello specifico, la detrazione affitto giovani nel 730 2023 va riportata nel rigo E71 (colonna 1), con codice 4. L’importo della detrazione non può eccedere i 2.000 euro, tanto meno essere inferiore a 991, 60 euro.

Per richiedere la detrazione l’interessato all’agevolazione deve comunicare all’Agenzia delle Entrate, tramite dichiarazione dei redditi, una serie di informazioni.

Oltre a quelle personali del richiedente, sono indispensabili:

  • i dati relativi alla tipologia di immobile destinato alla residenza,
  • il contratto d’affitto stipulato dal giovane con il proprietario della casa data in locazione;
  • tutta la documentazione dalla quale si possa accertare la tipologia di immobile nel rispetto dei requisiti fissati.

 Ed il reddito annuo del richiedente non deve superare la soglia di 15.493,71 euro.

Soddisfatti tutti i requisiti la detrazione affitto giovani nel 730 2023 opererà come sconto sulle imposte dovute.

FEBBRAIO, BONUS INPS 150 EURO

Come previsto dal Decreto Aiuti ter, il Bonus INPS da 150 euro è in pagamento per un’ampia platea di destinatari nel mese di febbraio 2023, ovvero:

  • titolari nel mese di novembre 2022 di NASPI, DISCOLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità;
  • beneficiari di disoccupazione agricola 2021;
  • beneficiari delle indennità COVID-19;
  • lavoratori autonomi occasionali;
  • incaricati alle vendite a domicilio;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
  • dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • lavoratori stagionali sia a tempo determinato sia intermittenti;
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

 I co.co.co, gli assegnisti, i dottori di ricerca, i lavoratori a tempo determinato compresi quelli del settore agricolo, gli stagionali, i lavoratori intermittenti e i lavoratori dello spettacolo, sono coloro alla quale non è previsto l’invio in automatico ma che hanno dovuto inoltrare la domanda entro il 31 gennaio. 

I titolari delle prestazioni NASPI, DIS-COLL, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità nel mese di novembre 2022, i beneficiari di disoccupazione agricola 2021 e delle indennità Covid-19, i lavoratori autonomi occasionali e gli incaricati alle vendite a domicilio, invece, riceveranno il Bonus 150 euro erogato dall’INPS in automatico.

Il bonus 150 euro ai disoccupati non coincide con il pagamento della NASpI o altro sussidio di disoccupazione eventualmente in corso, perchè si riferisce al requisito posseduto lo scorso novembre e dunque spetta anche a coloro i quali teoricamente si trovano adesso con il sussidio scaduto. 

Questi soggetti riceveranno il pagamento del bonus 150 euro entro fine febbraio con accredito sul numero di conto corrente e IBAN comunicato all’INPS.

BONUS EDICOLE 2023

Dal 15.02 al 15.03 sarà possibile presentare domanda per ottenere il bonus edicole. A chi spetta:

  • alle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la rivendita di giornali e riviste,
  • è riconosciuto, per l’anno 2022, un contributo una tantum fino a 2.000 euro, entro il limite di 15 milioni di euro, che costituisce tetto di spesa. 

Contributo volto a favorire la trasformazione digitale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali, nonché la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici.

Fino ad un massimo di 2.000 euro, è riconosciuto a fronte della realizzazione di almeno una delle seguenti attività effettuate nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022: 

  • interventi di trasformazione digitale; 
  • interventi di ammodernamento tecnologico; 
  • fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi; 
  • attivazione di punto/i vendita addizionale/i; e) realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici. 

La domanda deve includere apposita dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi dell’articolo 47 del 4 decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, redatta e sottoscritta attraverso la suddetta procedura telematica, attestante: 

  • il possesso dei requisiti 
  • l’attività o le attività realizzate, nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022, 
  • le eventuali spese sostenute in relazione a ciascuna delle attività realizzate, 
  • le informazioni relative agli aiuti de minimis ricevute nei due esercizi finanziari precedenti e nell’esercizio finanziario in corso, 
  • gli estremi del conto corrente intestato al beneficiario. 

Il contributo è erogato mediante accredito sul conto corrente intestato al beneficiario dichiarato nella domanda, con l’importo spettante, nel limite massimo di 2.000 euro per ciascun punto vendita esclusivo. 

START UP, AIUTI A TASSO 0

Donne e giovani sotto i 36 anni, finanziamenti a tasso zero garantiti fino al 90% per le start up innovative.

Bando Smart&Start Italia gestito da Invitalia che sosterrà la nascita e la crescita delle start up, finanziando progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro.

L’obiettivo della misura è quello di realizzare politiche orientate all’innovazione del mercato del lavoro, facilitando la partecipazione, migliorando la formazione, eliminando le disuguaglianze sociali, economiche e territoriali e sostenendo l’imprenditorialità femminile. 

Le agevolazioni “maggiorate” sono riservate alle start up costituite interamente da donne e/o da giovani sotto i 36 anni, oppure da imprese in cui tra i soci è presente un esperto col titolo di dottore di ricerca italiano (o equivalente) che lavora all’estero e vuole rientrare in Italia.

Per essere finanziato il progetto deve avere un significativo contenuto tecnologico e innovativo ed essere orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things.

Per le domande non ci sono scadenze né graduatorie. Invitalia valuterà le richieste in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi.

Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di una identità digitale Spid, Cns, Cie, per accedere alla piattaforma dedicata;
  • accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda, caricare il business plan e gli allegati.

BONUS PER SETTORE AUTOTRASPORTO: VOUCHER FINO A 2.500 EURO

Dal 13 febbraio è attiva la piattaforma del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per richiedere il Bonus patenti giovani autotrasportatori. 

Sono stati stanziati 25,3 ML di euro per il periodo che va dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026.

Il Programma incentiva la formazione di nuovi conducenti per il settore dell’autotrasporto mediante l’erogazione di benefici volti a coprire, in parte, i costi necessari al conseguimento dei titoli e  delle abilitazioni  professionali  per  la  guida  dei  veicoli   destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci.

Il fondo ha dotazione pari:

  • a 3,7 milioni di euro per l’anno 2022 
  • a 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026.

Il fondo sarà utilizzato per concedere: per il periodo dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2026, un contributo, denominato ‘buono patente autotrasporto”, pari all’80 per cento della spesa sostenuta e comunque di importo non superiore a 2.500 euro, in favore dei cittadini di età compresa fra 18 e i 35 anni, per il conseguimento della patente e delle abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci.

Il voucher può essere richiesto solo per via telematica attraverso la piattaforma “Buono patenti” accessibile anche tramite il sito del MEF. 

L’identità dell’utente viene poi verificata in relazione ai dati del nome, cognome e codice fiscale attraverso Spid, CIE o CNS. 

Ciascun buono può essere utilizzato presso le autoscuole accreditate che applicano una riduzione  delle spese di formazione pari  al valore  del buono stesso.
Attenzione al fatto che il buono deve essere attivato entro sessanta giorni dalla relativa emissione, decorso tale termine, il buono è automaticamente annullato. 

Il buono potrà essere utilizzato esclusivamente per far fronte alle spese di formazione da sostenere per il conseguimento, anche cumulativo:

a) di una delle patenti di cui all’art. 116, comma 3, lettere h), i), l), m), n), o), p), q), del codice della strada;

b) della carta di qualificazione del conducente (CQC) di cui al Capo II del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, e di cui all’art. 116, comma 11, del codice della strada.
Il buono è emesso secondo l’ordine cronologico di inoltro delle istanze fino ad esaurimento delle risorse disponibili per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

NASPI FEBBRAIO 2023

Molti dovrebbero ricevere l’indennità di disoccupazione entro la metà del mese, ovvero, a partire da mercoledì 8 febbraio.

I pagamenti sono infatti così definiti:

  • dal 16 al 30 del mese se la decorrenza cade in questo periodo.
  • una quota pagata dal giorno di decorrenza al 15 del mese se la Naspi decorre tra il 1° e il 15;
  • una seconda quota dal 16 al 30 del mese.

Potrebbero, non ricevere il pagamento di febbraio, in quanto sospeso, i titolari dell’indennità di disoccupazione e lavoratori autonomi che non hanno comunicato il reddito presunto all’Inps entro il 31 gennaio tramite il modello Naspi-Com.

I titolari della Naspi dovrebbero ricevere anche il bonus 150 euro, l’indennità una tantum introdotta dal decreto Aiuti ter del governo Draghi, ma lo riceveranno solo coloro che sono stati titolari della Naspi nel mese di novembre 2022. 

Per controllare le date di pagamento Naspi febbraio 2023 in autonomia i beneficiari della Naspi devono accedere all’area riservata “MyInps” e più nello specifico al Fascicolo previdenziale del cittadino. 

BONUS ASSUNZIONE DONNE

 I datori di lavoro privati che fino al 31 dicembre 2023 assumono donne in particolari condizioni svantaggiate a tempo determinato o indeterminato potranno beneficiare dell’esonero contributivo del 100% sulla contribuzione previdenziale a loro carico.

Con un’importante novità: il limite massimo dello sgravio sale da 6.000 a 8.000 euro.

Pertanto un esonero contributivo del 100%:

  • per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato (anche con trasformazione da tempo determinato);
  • per 12 mesi in caso di contratti a tempo determinato.

Si applica nei confronti di donne:

  • di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea;
  • di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e che svolgono attività lavorativa in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (articolo 2, punto 18), lettera e) del regolamento (CE) n. 800/2008);
  • di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni e senza limiti di residenza;
  • di almeno 50 anni e disoccupate da più di un anno.

Lo sgravio non spetta, per le assunzioni con contratto di lavoro intermittente, apprendistato e per il lavoro domestico.

Infine, l’esonero è subordinato al rispetto di specifiche condizioni:

  • regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi del Durc;
  • assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali e di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

ASSEGNO UNIVERSALE ANZIANI

Alle misure oggi in vigore, presto si aggiungerà l’assegno universale per gli anziani, rivolto alle persone non autosufficienti, con la differenza che oltre al sostegno economico queste potranno godere direttamente di un servizio di assistenza.

Oggi 19 gennaio 2023, sul tavolo del Consiglio dei ministri verrà presentato uno schema di disegno di legge con delega al governo per quanto riguarda l’approvazione di politiche in favore delle pensioni anziane.

Nel dettaglio, nel suddetto schema il governo viene delegato ad adottare entro il 1° marzo 2024 “uno o più decreti legislativi finalizzati ad assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti”.

Nel suddetto provvedimento, vengono date le prime indicazioni su cosa sarà, e come funzionerà, l’assegno universale per gli anziani non autosufficienti, è prevista l’introduzione, inizialmente anche in forma sperimentale, di una prestazione universale il cui importo dovrà essere parametrato in base al bisogno assistenziale dell’interessato.

Quel che è certo è che l’interessato potrà scegliere di fruirne in due differenti modalità:

  • sotto forma di denaro, quindi ricevendo un vero e proprio assegno mensile utile per farsi carico delle spese necessarie all’assistenza;
  • sotto forma di servizi alla persona.

L’assegno in oggetto sarà compatibile con la pensione, compresa quella d’invalidità assistenziale.

Tuttavia, quando fruita, la nuova prestazione assorbirà l’indennità di accompagnamento.

Inoltre, con i risparmi di spesa derivanti dal potenziamento dell’assistenza domiciliare, verrà finanziato un apposito Fondo per la prestazione universale per gli anziani non autosufficienti gestito dal ministero del Lavoro.