La legge di Bilancio 2018 ha cercato di risolvere il problema relativo ai maxiconguagli dichiarando che non è possibile richiedere pagamenti relativi a consumi che riguardano un periodo superiore a 2 anni per quanto riguarda i consumi di luce, gas e acqua. In questi casi andrebbe applicata la prescrizione.
In questo periodo, alcune aziende hanno continuato a rifiutarsi di applicare la prescrizione breve trincerandosi dietro le falle della norma e costringendo i consumatori vittime di maxiconguagli a dover scegliere se procedere per le vie legali o accontentarsi di accettare e pagare il debito rateizzandolo.
Grazie alla legge di Bilancio 2020 è stata fatta chiarezza abrogando il comma della legge di Bilancio 2018 che rendeva, di fatto, inapplicabile la prescrizione biennale.
L’ARERA ha infatti stabilito che i consumi superiori a 2 anni sono prescrivibili “in ogni caso”.
Cosa fare quindi in caso di ricezione di una maxi-bolletta?
Il cliente potrà far valere i suoi diritti legalmente, attraverso una gestione stragiudiziale della controversia.
E’ necessario infatti:
- verificare la correttezza delle letture riportate in fattura per poterla contestare in caso di errori;
- se i consumi superano il periodo previsto per la prescrizione, verificare lo storno degli importi non dovuti;
E’ sempre bene scegliere con cura il proprio fornitore e farsi assistere, in caso di maxi-conguagli, da un consulente esperto
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