L’EFFETTO IMMEDIATO DELLA ROTTAMAZIONE QUATER

L’EFFETTO IMMEDIATO DELLA ROTTAMAZIONE QUATER

Lo scorso 30 giugno è scaduta la domanda di adesione alla rottamazione quater. Nonostante sia necessario il pagamento della prima o unica rata del 31 ottobre per il perfezionamento della domanda, la lavorazione dell’istanza è velocissima e ha prodotto già i primi effetti sulla fedina fiscale del contribuente. Per chi doveva ottenere il Durc era importante presentare domanda alla rottamazione quater poiché essa consente di ottenere il documento di regolarità contributiva anche in presenza di inadempienze. L’aver presentato la domanda di adesione alla rottamazione quater sospende le posizioni debitorie del contribuente fino al pagamento della rata unica ovvero il 31 ottobre 2023. Entro questa data, con il pagamento della prima rata o rata unica il contribuente formalizza l’adesione alla rottamazione. Se il contribuente paga entro il 31 ottobre, sarà in regola con il Fisco anche successivamente a quella data. Se non paga entro questa data, non sarò in regola con il Fisco. Dalla presentazione della domanda di rottamazione, cosi come previsto dall’art 240 dell’art 1 della legge di bilancio 2023, gli effetti sono due: l’interruzione dell’attività di riscossione (non possono essere avviate nuove procedure esecutive), il debitore torna in regola con il Fisco senza dover pagare nulla. Il Durc viene rilasciato dopo le dovute verifiche che accertino eventuali inadempienze contributive ma fino al 31 ottobre le imprese che richiedono il Durc sono “libere” da questa tipologia di verifica se hanno presentato domanda di adesione alla rottamazione quater. I debitori che non procedono al pagamento della prima o unica rata o a una delle successive, potranno saldare il debito aderendo a una rateazione ordinaria. Infatti, la rottamazione quater consente, in caso di decadenza, di poter presentare un piano di dilazione ordinaria,

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