SGRAVIO CONTRIBUTIVO

SGRAVIO CONTRIBUTIVO

Con la legge di Bilancio 2023, il governo Meloni ha introdotto uno sgravio contributivo riducendo la quota di contributi che in busta paga grava sul lavoratore. Solitamente il dipendente versa una busta paga pari al 9,12% (8,80% per i dipendenti pubblici) della retribuzione imponibile lorda ai fini contributivi, mentre la restante parte grava sull’azienda. Con la legge di Bilancio 2023, questa percentuale, nel periodo compreso tra Gennaio e Giugno 2023, viene tagliata del 3% per coloro che percepiscono una busta paga d’importo lordo fino a 1.923 euro e del 2% per chi supera questa soglia ma rimane dentro i 2.692 euro. Per il periodo tra Luglio e Dicembre 2023, tredicesima esclusa, il recente decreto lavoro lo incrementa di un ulteriore 4%. Le aliquote contributive che gravano sul dipendente sono pari a: – 2,19% per chi guadagna fino a 1.923 euro, per i dipendenti pubblici è dell’1,80%, – 3,19% per chi guadagna fino a 2.962 euro, per i dipendenti pubblici è del 2,80%, – 9,19% per chi guadagna di più, 8,80% per i dipendenti pubblici. Lo sgravio, quindi, si applica sui contributi che gravano sul lavoratore. Riducendone tale quota ne consegue un aumento netto dello stipendio. Ma se non ci sono contributi da tagliare, tale sgravio non spetterà. Ne sono esempio i periodi di assenza in cui si usufruisce degli strumenti per la tutela delle persone disabili riconosciuti dalla legge n 104 del 1992, i permessi retribuiti e il congedo straordinario. Su questi periodi il lavoratore continua a percepire la normale retribuzione ma in busta paga non vengono trattenuti i contributi dato che sarà l’Inps a farsene a carico. Lo sgravio, quindi, non si applica per quelle giornate in cui si è usufruito del permesso o del congedo. Questo vale anche per i giorni coperti d indennità di malattia Inps. Diverso è il caso dei periodi di assenza per ferie o per permessi retribuiti in queste situazioni, nonostante l’assenza continua a procedere regolarmente sia il rapporto retributivo che quello contributivo. Durante ferie e permessi, quindi, il dipendente continua a percepire la normale retribuzione e a versare i relativi contributi e lo sgravio contributivo continuerà a essere applicato regolarmente riducendo la quota di contributi che il lavoratore deve versare per i suddetti periodi.

Info sull'autore

admin administrator

Lascia una risposta