L’art 4 del disegno di legge di delega fiscale contiene una serie di principi che mirano a rafforzare la posizione del contribuente nei confronti del Fisco e incide direttamente sullo Statuto del contribuente (legge 2021 del 2000).
Tra le ultime dichiarazioni rilasciate nelle settimane scorse dal Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, vi è l’intenzione di cessare i rapporti vessatori tra contribuente e fisco.
L’obbligo di motivazione degli atti di accertamento, contenuto nello statuto del contribuente del 2000 e importantissimo per la tutela del contribuente, ad oggi non si è ancora concretizzato.
Tuttavia molti contenuti presenti nello statuto del 2000 sono stati nuovamente riproposti nella legge di delega della riforma fiscale.
Tra i vari punti ribaditi vi è IL PRINCIPIO DI OBBLIGO DI MOTIVAZIONE DELL’AVVISO DI ACCERTAMENTO.
Esso prevede che il contribuente fin da subito, debba essere messo a conoscenza degli elementi di prova a base dell’emissione dell’avviso stesso: in nessun caso l’avviso di accertamento può essere basato su atti presuntivi. L’obiettivo è fare in modo che in contribuente, fin dall’avviso di accertamento, possa difendersi sapendo esattamente su cosa sono basati i rilievi del fisco.
L’art 4 del disegno di legge di delega fiscale contiene anche un altro importante principio, ovvero l’istituzione e la definizione dei compiti del Garante nazionale del contribuente con la contestuale soppressione del Garante nazionale del contribuente.
Inoltre, l’art 4 amplia il diritto di autotutela del contribuente riconoscendo la possibilità di presentare istanza per l’annullamento dell’atto impositivo che non contenga elementi essenziali.
È possibile, quindi, porre istanza per l’annullamento anche nel caso in cui l’atto sia divenuto definitivo.
Viene, infine, rafforzato l’obbligo per l’amministrazione finanziaria di intraprendere con il contribuente un contraddittorio preventivo il cui fine è evitare l’emissione di avvisi di accertamento errati e basati su una mancata conoscenza dei fatti.
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