BAR E LOCALI POSSONO AVERE SEMPRE LA MUSICA ALTA?

BAR E LOCALI POSSONO AVERE SEMPRE LA MUSICA ALTA?

La musica alta di bar e locali può essere fastidiosa per i residenti soprattutto in alcune fasce orarie destinate al riposo come quella serale o notturna. Tuttavia le fasce serali sono quelle più funzionali per i locali di intrattenimento. Queste sono due esigenze difficili da conciliare. Non esiste infatti una normativa generale riguardo agli orari dei rumori e della quiete.
Spesso sono i comuni a fornire una regolamentazione più precisa, cosi come i condomini. Le ordinanze comunali infatti prevedono restrizioni ben specifiche, sia riguardo agli orari che rispetto ai decibel. Inoltre ci sono specifiche ordinanze che sono dedicate a periodi e zone particolari. È necessario il rispetto del regolamento per la disciplina delle attività rumorose. Ogni comune disciplina le attività rumorose, compresa la musica alta, in base a quelle che sono le esigenze dei propri cittadini. Secondo il Regolamento, gli orari maggiormente tutelati sono dalle 12:00 alle 15:30, dalle 22:00 alle 24:00 e dalle 00:00 alle 08: 00.Nei giorni festivi dalle 12:00 alle 15:30, dalle 19:00 alle 24:00 e dalle 00:00 alle 09:00. Queste sono le fasce orarie dedicate al silenzio ma ogni regolamento comunale potrebbe variarle e cambiarle a seconda dell’attività rumorosa in questione. Anche il condominio potrebbe inserire nel suo regolamento una disciplina sui rumori e sugli orari destinati alla quiete. Di conseguenza, le attività commerciali all’interno del condominio devono verificare la conformità del comportamento, in quanto il regolamento condominiale può stabilire multe e sanzioni. Sia il codice civile che il codice penale affrontano la questione dei rumori indesiderati. L’art 844 del codice civile vieta le immissioni sul fondo vicino, comprese quelle rumorose che superano la normale tollerabilità. Per via del codice civile, quindi, i vicini possono adire una causa civile per richiedere la cessazione dei rumori e della musica e il risarcimento danni, anche se spesso la valutazione è rimessa alla consulenza d’ufficio. Se la musica è tanto alta e prolungata da infastidire un numero elevato di persone si parla di disturbo della quiete pubblica, un reato previsto dall’art.659 codice penale che sussiste quando la musica è in grado di disturbare, ad esempio, tutto il quartiere.

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