DETRAZIONE FIGLI A CARICO, E ASSEGNO UNICO, COSA CAMBIA

DETRAZIONE FIGLI A CARICO, E ASSEGNO UNICO, COSA CAMBIA

Molti si chiedono: cosa succede alle detrazioni e alle deduzioni delle spese sostenute per i figli a carico? Si possono ancora far valere?
A questa domanda ha risposto l’Agenzia delle Entrate con la circolare 4/E/2022, in essa sono state illustrate tutte le modifiche alle detrazioni per i figli a carico introdotte dal decreto legislativo 230 del 2021 istitutivo dell’Assegno unico.

A decorrere dal 1° marzo 2022 i sostituti di imposta, cioè datori di lavoro o altri soggetti che versano le imposte per conto del contribuente, non possono più riconoscere in busta paga le detrazioni per i figli a carico fino al compimento di 20 anni e 364 giorni.
I genitori possono però continuare a fare valere le detrazioni e le deduzioni per le spese sostenute in favore dei figli fiscalmente a carico e il regime agevolato previsto dal welfare aziendale.

L’articolo 10 comma 4 del decreto 230 del 2021 prevede una modifica sostanziale dell’articolo 12 del Tuir (Testo Unico Imposte sul Reddito). Il nuovo testo stabilisce che dal 1° marzo 2022:

  • cessano di avere efficacia le detrazioni per figli a carico minori di 21 anni e delle maggiorazioni delle detrazioni per i figli minori di tre anni e con disabilità (Tuir articolo 12, comma 1, lettera C);
  • è abrogata la detrazione per le famiglie numerose (Tuir articolo 12 comma 1 bis).

L’Agenzia delle entrate nella circolare 4/E/2022, a pagina 23, sottolinea che il decreto Sostegni Ter, istitutivo dell’Assegno unico, ha inserito all’articolo 12 del Tuir il comma 4 Ter, il quale stabilisce che per i figli minori di 21 anni (fiscalmente a carico) continuano a spettare le detrazioni e le deduzioni previste per gli oneri e spese sostenute nel loro interesse, di conseguenza le stesse possono essere fatte valere all’interno del modello 730/2023.

In particolare trovano applicazione detrazioni e deduzioni per le spese:

  • per asilo nido e istruzione in generale (chi si avvale del bonus nido, non può portare in detrazione le spese sostenute per l’iscrizione al nido, si tratterebbe infatti di una doppia agevolazione);
  • scolastiche e universitarie;
  • per svolgimento di attività sportive;
  • per abbonamenti a mezzi pubblici;
  • mediche e sanitarie per i figli.

La circolare altresì specifica che continuano a trovare applicazione le disposizioni contenute nell’articolo 51 del Tuir comma 2. Quindi non concorrono a formare il reddito imponibile le elargizioni che possono essere fatte rientrare nel welfare aziendale e che possono essere godute dai figli di età inferiore a 21 anni.

Detrazioni in busta paga, la prima cosa da sottolineare è che nulla cambia per i familiari fiscalmente a carico e di età superiore a 21 anni. In questo caso continuano ad applicarsi le detrazioni per i familiari a carico previste dall’articolo 12 del Tuir.

Le detrazioni per i figli fiscalmente a carico in questo caso spettano se gli stessi non hanno un reddito autonomo, il limite è di 4.000 euro l’anno per i figli che non superano i 24 anni di età e 2.840,51 euro per i figli che superano tale età.

Per i figli di età inferiore a 21 anni e fiscalmente a carico, invece, per i primi due mesi del 2022 (gennaio e febbraio) trovano applicazione, per quote mensili, le detrazioni e le deduzioni previste per i figli a carico.

In questo caso spetta al datore di lavoro/sostituto di imposta computare in busta paga le detrazioni per carichi di famiglia relative ai primi due mesi dell’anno in corso e dal primo marzo nella versione modificata. Ecco perché si parla di doppio calcolo.

L’Agenzia delle entrate ha inoltre precisato che si può fare richiesta degli ANF e AF (Assegni per il Nucleo Familiare e Assegni Familiari) in presenza di nuclei familiari composti esclusivamente dai coniugi, ad esclusione del coniuge legalmente separato.

Il sostituto di imposta quindi è tenuto a:

  • per le famiglie che godono dell’assegno unico, effettuare il calcolo di quanto spettante come ANF per i primi due mesi del 2022. L’assegno unico, a differenza degli ANF, è versato dall’Inps;
  • per i figli che percepiscono l’assegno unico universale devono inoltre riconoscere le detrazioni per i figli a carico previste dall’articolo 12 del Tuir per i primi due mesi del 2022;
  • per tutti i figli fiscalmente a carico devono riconoscere le detrazioni per le spese sostenute in favore dei figli che danno diritto alle detrazioni;
  • per i figli che non godono dell’assegno unico universale devono provvedere anche alle detrazioni per figli fiscalmente a carico;
  • devono riconoscere gli ANF per i nuclei in cui siano presenti solo coniugi oppure in presenza di fratelli/sorelle, nipoti (in linea collaterale e non retta) nel nucleo.

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