E’ il Ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ad annunciarlo.
Nel lungo scambio, il ministro ha parlato di numero di personale necessario per una buona funzione della Pubblica amministrazione e del valore del merito da attribuire ai dipendenti.
Al problema della poca attrattiva per i giovani si aggiunge anche la necessità di aggiornare chi è già dentro al sistema della Pubblica amministrazione. Su questa bilancia Zangrillo deve riuscire a equilibrare nuove assunzioni, aggiornamenti e valorizzazione del merito.
In Italia i dipendenti pubblici sono 3,2 milioni ed è considerato un numero basso, è quindi in deficit di organico, soprattutto nelle amministrazioni più piccole. Il rapporto tra lavoratori pubblici e residenti in Italia si aggira intorno al 5,6%, mentre in Francia il rapporto è 8,4%, in Spagna 6,8% e in Inghilterra 7,8%. L’unico modo per colmare questa differenza è predisporre nuove assunzioni e il Consiglio dei ministri, con il decreto-legge 44, ha approvato il rafforzamento della capacità amministrativa centrale e territoriale. Con questo provvedimento si prevede l’assunzione di circa 3.000 persone per il comparto difesa e sicurezza, mentre 157.000 persone sono già state assunte nel 2022, al quale si devono aggiungere 170.000 nuove assunzioni nel 2023. In totale in due anni sono state assunte 320.000 persone nella Pa.
Obiettivo: investire nelle competenze, aumentando il tempo dedicato alla formazione dei dipendenti, per vantaggi professionali e nuovi percorsi di carriera. Solo così si potranno attirare giovani e le loro competenze e diminuire l’età media dei dipendenti pubblici, che oggi è di 50 anni.
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