BUSTA PAGA FEBBRAIO 2023

BUSTA PAGA FEBBRAIO 2023

Per tutti i lavoratori, del settore pubblico quanto per il privato, a febbraio +è previsto lo sgravio contributivo, potenziato dall’ultima legge di Bilancio, con la quale il governo Meloni ha disposto un nuovo taglio al cuneo fiscale così da aumentare, a parità di lordo, lo stipendio netto che entra nelle tasche del lavoratore.

Nel dettaglio, chi ha uno stipendio d’imponibile lordo previdenziale inferiore alle seguenti cifre, spetta una decurtazione percentuale della quota di contributi che il lavoratore avrebbe dovuto versare all’Inps, solitamente pari al 9,19% (8,80% per i dipendenti pubblici):

  • -3% per chi ha uno stipendio inferiore a 1.923 euro;
  • -2% per chi ha uno stipendio superiore alla suddetta soglia ma comunque inferiore a 2.692 euro.

A tal proposito, la circolare n. 7 del 24 gennaio 2023 dell’Inps ha fornito ai datori di lavoro le istruzioni per applicare i suddetti sgravi già con le prossime buste paga. Laddove il datore di lavoro, ad esempio perché ha già elaborato il cedolino, non ci riuscisse, potrà sanare la situazione con la busta paga di febbraio, dove dovrà essere riconosciuto anche l’arretrato per il mese precedente.

Capitolo a parte per il personale delle Forze armate e di polizia che a febbraio riceveranno un bonus busta paga nel caso in cui:

  • nell’anno 2021 abbiano percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 28.974 euro;
  • sono in costanza di servizio alla data del 1° gennaio 2022.

Il cosiddetto bonus defiscalizzazione, introdotto per tutelare i redditi più bassi dall’addio al trattamento integrativo, che riduce l’imposta lorda dovuta sul trattamento economico accessorio, comprensivo dell’indennità di natura fissa e continuativa, corrisposto nell’anno 2022: un’operazione da cui ne può risultare un rimborso fino a 491 euro.

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