È ormai noto come i tassi di interesse dei mutui stiano in rialzo. È quanto annunciato dalla Federazione Autonoma Bancari Italiani.
L’ipotesi è quella di un aumento dei tassi fino al 6% .
Ma cosa si cela dietro questo possibile rialzo?
Purtroppo tutto dipende dall’aumento del costo del denaro e dalla linea dura assunta dalla Bce. Se infatti in questo periodo il costo del denaro era pari al 2% con tassi al 3,2%, adesso con l’aumento di mezzo punto percentuale, raggiungendo quota 2,5%, i tassi potrebbero avvicinarsi pericolosamente verso il 6%.
Secondo l’analisi condotta dalla Fabi, alle banche non basterebbe avvantaggiarsi del rialzo dei tassi e ampliare l’offerta di prodotti finanziari diversi dai mutui.
Questo perché c’è chi ha il destino già segnato. Infatti, chi non fa in tempo a siglare una surroga o a rimborsare parzialmente il mutuo già in essere, troverà difficoltà anche sul pagamento delle rate già in aumento.
Facendo un paragone con i primi 10 mesi dell’anno in corso, i finanziamenti delle banche alle famiglie sono cresciuti in media del 2,6%, contro un 1% di aumento dei prestiti alle imprese. Per quanto riguarda le imprese, nello stesso periodo si è registrato una riduzione complessiva dei finanziamenti pari a 11,4 miliardi (1,7%) passando da 678,5 miliardi a 667 miliardi.
Quale tasso quindi è meglio scegliere?
Davanti a una simile situazione, è naturale che le persone in cerca di una casa possano decidere di rinunciare al desiderio di poter acquistare un immobile.
Tuttavia, anche in un periodo di crisi come questo è possibile acquistare una casa, e sicuramente in periodi difficili come questo è bene prediligere un tasso fisso che mette al riparo le famiglie dai rialzi dei tassi di interesse.
È importante non abbandonare il desiderio di acquistare una casa se si pensa che, quando i tassi d’interesse caleranno, diventando più favorevoli, e sarà dunque possibile estinguere il vecchio mutuo con uno nuovo più vantaggioso.
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