QUANDO E’ NECESSARIA LA PERIZIA IN CASO DI INFILTRAZIONI IN UN CONDOMINIO?

QUANDO E’ NECESSARIA LA PERIZIA IN CASO DI INFILTRAZIONI IN UN CONDOMINIO?

I danni da infiltrazioni possono essere gravi, specialmente quando riguardano immobili ad uso abitativo e l’umidità rovina intonaci, pavimenti, mobili e arredi e compromette la salubrità degli ambienti. Se l’acqua penetra da una delle parti comuni dell’edificio, elencate dall’art. 1117 del Codice civile, il condominio, in quanto ente di gestione, è responsabile di queste situazioni, essendo tenuto per legge [1] alla regolare manutenzione e conservazione in buono stato d’uso di tutti i beni soggetti alla sua custodia salvo che provi il cosiddetto caso fortuito, cioè un evento anomalo, eccezionale ed imprevedibile, come un’alluvione di vaste proporzioni.

Nel caso in cui le infiltrazioni provengono da un singolo appartamento, la responsabilità va in capo al proprietario. Quando parliamo invece, del lastrico solare, le spese si ripartiscono per un terzo al singolo e per due terzi fra tutti i condomini.

A volte per stabilire l’esatta causa di provenienza delle infiltrazioni si rende necessario effettuare una perizia tecnica.

Solitamente è l’amministratore a disporre la perizia in caso di urgenza. Se invece, non c’è necessità di intervenire subito,  sarà l’assemblea a deliberare la nomina di un tecnico incaricato.

Qualora la perizia si rende necessaria e, né l’amministratore né l’assemblea intervengono, si provvede al ricorso d’urgenza al giudice, a norma dell’art. 700 del Codice di procedura civile.

Il ricorso al giudice viene fatto soprattutto se il proprietario dell’immobile interessato dalle infiltrazioni subisce il fenomeno in maniera seria, evidente e obiettivamente constatabile, e quando lamenta il concreto pregiudizio che deriverebbe dal ritardo ricorrendo ai metodi ordinari, specialmente quando l’amministratore e l’assemblea sono rimasti sordi di fronte alle richieste di intervento avanzate.

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