Il vizio del parcheggio in doppia fila è un problema consueto nel nostro Paese. La scelta di l’auto in doppia fila ostacola spesso il traffico veicolare, rendendo problematica la circolazione in strade strette e a doppio senso, e oppure bloccandola totalmente quando transitano tram, bus e mezzi pesanti.
Le soste non autorizzate causano importanti rallentamenti su tutte le linee, specie nelle grandi città, causando inevitabilmente disagi ai passeggeri ma anche un danno economico non trascurabile all’azienda stessa.
Un dei danni delle soste in doppia fila è quello causato al servizio pubblico: se autobus e tram ritardano o fanno meno corse per via degli ingorghi, le persone che fanno uso dei mezzi compreranno meno biglietti e questo a lungo andare diminuirà le entrare dell’azienda.
Il servizio di trasporti Atm ha rilevato che, nel 2018, sono state ben 2753 le interruzioni di pubblico servizio di bus e tram, di cui solamente 679 sono imputabili a incidenti fra terzi. L’incredibile dato è che 1.873 interruzioni, ovvero quasi 5 al dì, sono la conseguenza delle soste in doppia fila.
L’ATM ha calcolato che l’interruzione, la tipologia dell’interruzione, e le eventuali deviazioni dai percorsi previsti, causano danni variabili. In generale, il danno è compreso da 90€ a 1500€.
Il Codice della Strada vieta esplicitamente la sosta in doppia fila: l’articolo 158, comma 2, lett. c infatti, prevede una sanzione amministrativa da 24 a 97 euro per i ciclomotori e i motoveicoli a due ruote e da 41 a 168 euro per i restanti veicoli.
Ci sono tuttavia alcuni casi in cui il parcheggio in doppia fila è consentito.
L’articolo 54 del Codice Penale stabilisce che:“ non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”
Dunque, affinché un parcheggio in doppia fila non sia sanzionabile, è necessario che:
- deve esserci urgenza;
- la situazione di pericolo deve essere non altrimenti evitabile: in pratica, non deve essere possibile trovare soluzioni alternative se non quella di violare il codice della strada;
- deve esserci una condizione di gravità: di entità tale da porre l’automobilista o altra persona in una situazione di pericolo per la vita o per l’integrità fisica.
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