È bene sapere che, laddove si verifichi una situazione in cui un cittadino parcheggi in un luogo privato, le forze dell’ordine non possono intervenire a ristabilire la legalità attraverso mute o verbali.
E questo perché gli agenti non possono intervenire all’interno delle aree private.
Se quindi una zona è espressamente individuata come proprietà privata mediante l’apposizione di adeguata segnaletica e cartelli, coloro che vedono leso il proprio diritto di proprietà devono rivolgersi al giudice competente per veder tutelati i propri diritti ed essere risarciti del danno eventualmente subito dal comportamento abusivo di terzi.
La giurisprudenza non è chiara, invece, nel definire se sia possibile chiamare un carro attrezzi per far rimuovere il veicolo che invade la propria privacy.
Se invece ci troviamo di fronte ad abbandono di un veicolo su suolo privato, le cose cambiano.
Se si accerta lo stato di abbandono dell’auto sarà possibile comunque chiedere e ottenere la rimozione del mezzo.
Tuttavia è necessario sapere che, chi sfrutta le aree private per poter parcheggiare la propria auto, può essere condannato anche penalmente.
Con la sentenza n. 22594/2022 la Cassazione ha infatti precisato che “integra il delitto di violenza privata la condotta di colui che parcheggi la propria autovettura dinanzi ad un fabbricato in modo tale da bloccare il passaggio, impedendo l’accesso alla persona offesa, considerato che, ai fini della configurabilità del reato in questione, il requisito della violenza si identifica in qualsiasi mezzo idoneo a privare coattivamente l’offeso della libertà di determinazione e di azione» .
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