QUOTA 102 FLESSIBILE  E QUOTA 103: LE ULTIME NEWS DEL GOVERNO MELONI

QUOTA 102 FLESSIBILE  E QUOTA 103: LE ULTIME NEWS DEL GOVERNO MELONI

Il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni lavorerà presto su uno dei temi più urgenti per il nostro Paese ovvero la riforma delle pensioni.

La Quota 102 è ormai in scadenza a fine anno e, in assenza di nuovi interventi, il 1 gennaio 2023 sarebbe ripristinata la legge Fornero.

Si parla di pensionamento con 41 anni di contributi per tutti, come prevede la norma originaria. Ma il limite di età varia al fine di limitare la platea di chi realmente ne potrà beneficiare. Sembrerebbe che l’età minima per poter andare in pensione con quota 41 potrebbe essere 62 anni, diventando così una sorta di quota 103.

Si comincia a parlare di “Quota 102 flessibile”. Essa dovrebbe prevedere il pensionamento tra i 61 e i 66 anni, con almeno 35 anni di contributi, purché la somma faccia comunque 102. Finora, si poteva andare in pensione solo con 64 anni più 38 di contributi, nella nuova versione sarebbe possibile anche con tutte le combinazioni fra 61 e 66 anni di età e fra 35 e 41 anni di contributi. Sarebbe una buona soluzione che permetterebbe di scongiurare il ritorno alla legge Fornero e di non compromettere l’equilibrio dei conti pubblici.

Secondo i calcoli, però, la proposta appena descritta costerebbe al nostro Paese circa 5 miliardi l’anno in un triennio.

Al momento la strada più facilmente percorribile sarebbe quella di un’operazione in più tappe che nel 2023 veda Quota 41 associata a un requisito anagrafico minimo ovvero quello di 61 o 62 anni. Si partirebbe dunque con una Quota 102 o 103 di fatto, seppure in versione rivista rispetto allo schema introdotto dal governo Draghi per il 2022 .

L’obiettivo sembra quello di dare un’alternativa alle Legge Fornero che invece prevede l’età pensionabile a 67 anni.

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