ASSEGNO UNICO 2024

ASSEGNO UNICO 2024

La domanda di Assegno Unico va presentata la prima volta che si accede al contributo, ovvero alla nascita del primo figlio. L’Inps, con la circolare n.132 del 15 dicembre 2022 ha rivisto la regola secondo cui la domanda di assegno unico doveva essere presentata ogni anno: già da quest’anno, infatti, il rinnovo è automatico per quanto resti obbligatorio per la famiglia rinnovare l’Isee e comunicare eventuali variazioni. Ricordiamo che tra dicembre e gennaio ci sarà un aumento dell’importo dell’assegno unico pari al 5,4%(tasso di rivalutazione accertato dall’Istat). Il primo passaggio fondamentale riguarda il rinnovo dell’Isee, che assicura che l’importo dell’assegno unico resti correlato alla propria condizione reddituale. Senza Isee 2024, l’Assegno viene erogato ma si limita all’importo più basso. Per richiedere l’Isee 2024 c’è tempo fino al 29 febbraio 2024 per scongiurare un taglio da marzo e fino al 30 giugno per effettuare il ricalcolo a decorrere dall’1 marzo e ricevere in sede di conguaglio, il pagamento degli arretrati. Le variazioni all’Inps vanno comunicate in caso di nascita di altro figlio o di maggiore età. In caso di nuova nascita, infatti, non basta richiedere un nuovo Isee. Occorre darne comunicazione all’Inps attraverso il servizio dedicato. Dopo aver comunicato il nuovo nato tramite codice fiscale, l’Inps sbloccherà il pagamento dell’ulteriore quota di assegno unico, compreso il premio nascita, l’equivalente di quanto sarebbe spettato negli ultimi due mesi di gravidanza. L’assegno unico spetta anche ai maggiorenni, fino al compimento dei 21 anni a fatto che egli frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea ad esempio, e svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore agli 8mila euro annui. Spetta inoltre se registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale. Bisogna, ovviamente comunicare, tramite apposita area personale o tramite caf e patronati che il figlio diventa maggiorenne ma che soddisfa la condizione per continuare a percepire del sostegno poiché essa non è retroattiva. Bisogna comunicare le variazioni in caso di cambiamento relativo allo stato di disabilità del figlio, variazione dello status di studente per figli di età compresa tra i 18 e i 21 anni, separazione dei coniugi, ripartizione dell’assegno tra genitori e variazione delle modalità di pagamento.

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