IL MANCATO PAGAMENTO DELLA BOLLETTA DELL’ACQUA

IL MANCATO PAGAMENTO DELLA BOLLETTA DELL’ACQUA

Fin dalla sua introduzione, l’acqua nelle abitazioni è indispensabile sia per motivi igienici che domestici. Pur essendo un bene primario, gli utenti sono chiamati a pagare la bolletta per l’acqua, necessaria a pagare la fornitura del servizio idrico. Il mancato pagamento della bolletta dell’acqua non comporta immediatamente la disattivazione del servizio: questa è preceduta da un preciso iter. Oltre alla scadenza della bolletta, gli utenti hanno un ulteriore tempo a disposizione per saldare il debito. L’utente, non pagando la bolletta dell’acqua, riceverà a partire dal 25 esimo giorno una diffida di messa in mora, che sarà anticipata da un sollecito di pagamento bonario con allegazione del bollettino, che fornisce un termine ultimo per il pagamento, oltre il quale la società fornitrice adempierà le vie legali. In sede di causa civile, l’utente che non ha pagato le bollette sarà obbligato, anche tramite pignoramento dei suoi beni. L’utente è chiamato a pagare anche gli interessi: si applica il tasso di interesse legale nei primi cinque giorni di ritardo, tasso che viene maggiorato del 5% dopo 30 giorni. Se entro 30 giorni l’utente non avrà pagato, oltre all’azione legale è prevista la sospensione del servizio idrico. Per le utenze domestiche residenti la sospensione può avvenire soltanto se il debito supera il corrispettivo annuo dovuto per la fascia di consumo agevolato o dopo la limitazione dell’acqua al minimo vitale. Per quanto riguarda le forniture condominiali, la sospensione, la limitazione e la disattivazione della fornitura sono possibili soltanto se alla scadenza stabilita dalla messa in mora non è stata saldata almeno la metà del debito. E’ poi necessario effettuare il saldo nei tempi previsti. La disattivazione della fornitura dell’acqua non avviene automaticamente dopo la sospensione del servizio, ma quando la mora prosegue e viene manomesso il contatore. In seguito alla limitazione, sospensione o disattivazione della fornitura idrica, è possibile procedere a una riattivazione saldando il debito. La società fornitrice ha l’obbligo di riattivare appieno il servizio idrico entro 2 giorni dall’attestazione del saldo. I gestori del servizio idrico sono tenuti a garantire la rateizzazione del debito in 12 mesi informando gli utenti delle tempistiche e delle modalità. Il pagamento della bolletta dell’acqua non è dovuto quando passano 2 anni dalla scadenza della bolletta. La prescrizione si interrompe quando viene inviata una diffida o un avviso bonario, atti dai quali il periodo di 2 anni inizia a decorrere dall’origine. I tempi di prescrizione si riferiscono alla singola bolletta presa in riferimento e non a quelle ricevute successivamente. Il tema della bolletta dell’acqua crea sempre ostilità tra i consumatori poichè l’acqua è un bene primario. Con la bolletta dell’acqua, tuttavia, non si paga la materia prima in sè ma tutti i servizi connessi alla fornitura idrica. La bolletta è necessaria per pagare il prelevamento dell’acqua alla fonte, la sua potabilizzazione, il trasporto e il convogliamento verso gli impianti di depurazione. L’ONU ha riconosciuto l’acqua potabile a uso personale e domestico come un diritto universale e fondamentale degli esseri umani. Tuttavia, la risoluzione dell’ONU non ha carattere vincolante e, quindi, di legge. L’Italia, in virtù di quanto esposto dall’ONU, ha predisposto il bonus sociale idrico che consente, alla famiglie in difficoltà (in base all’isee e al numero di componenti) di avere fino a 50 litri gratis di acqua al giorno. I beneficiari hanno diritto al bonus sociale idrico anche in caso di mancato pagamento delle bollette dell’acqua.

Info sull'autore

admin administrator

Lascia una risposta