Il tema dell’efficientamento energetico non è sconosciuto agli italiani. Negli ultimi anni, grazie all’introduzione del Superbonus 110%, questa tematica è ritornata ad essere oggetto di discussione non solo nei confini italiani. Il Parlamento Europeo, infatti, ha approvato il testo della direttiva case green. La normativa prevede, infatti, l’obbligo per i proprietari delle abitazioni di eseguire lavori di riqualificazione energetica per portare il proprio immobile in classe E entro il 2030. Il provvedimento, nello specifico, prevede il raggiungimento entro il 1° gennaio 2030 della classe energetica E, decorsi tre anni ci sarà un nuovo passaggio alla classe energetica fi tipo D, fino ad arrivare tra il 2040 e il 2050 al traguardo delle 0 emissioni. Questa normativa non ha tardato a suscitare perplessità nei cittadini. La prima riguarda il come conoscere la classe energetica del proprio immobile. Le classi energetiche possibili vanno dalla A+ alla G. La prima è la meno costosa e vi rientrano case con consumi sotto la soglia del 15 kWh/mq all’anno, l’ultima, la più onerosa, con consumi sopra i 160 kWh/mq. Per sapere la classe di appartenenza dell’immobile bisogna consultare un tecnico certificato che, dopo aver eseguito i sopralluoghi del caso e consultato i documenti riguardanti la costruzione dell’immobile e la manutenzione degli impianti termici, può stabilire con esattezza il calcolo. Al termine delle verifiche, il tecnico abilitato rilascerà al proprietario l’attestato di prestazione energetica (APE) a certificare le caratteristiche energetiche dell’immobile. Le case antecedenti al 2005 probabilmente saranno di una classe energetica bassa, se l’immobile, invece, ha oltre 30 anni e non è mai stato oggetto di ristrutturazione per tetto e pareti, avrà una classe energetica probabilmente di tipo E. Le classi più virtuose richiedono un livello di isolamento adeguato della copertura della casa e delle pareti. Disporre di un impianto solare o una pompa di calore è fondamentale per passare a classi energetiche superiore. A prescindere dalla valutazione energetica, ognuno di noi può conoscere la classe energetica del proprio immobile partendo da una serie di accorgimenti che possono essere un cappotto termico, il sistema di climatizzazione, impianti di illuminazione di alta efficienza energetica non inquinanti o ancora sistemi di schermatura solare e infissi a doppio vetro. Se a queste caratteristiche corrispondono risposte negative, l’immobile sarà, con ogni probabilità, di una classe energetica bassa. Il proprietario dell’immobile può migliore l’efficientamento energetico in modo da passare a una classe energetica più alta mettendo in atto una serie di interventi sull’immobile. La semplice installazione di pannelli solari o altri impianti capaci di sfruttare le energie rinnovabili possono contribuire al raggiungimento di questo obiettivo.
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