Anche se l’inflazione sembra stia allentando la sua morsa, i prezzi dei beni di prima necessità al supermercato continuano ad aumentare. Il sospetto, da parte delle associazioni dei consumatori, è che si stia speculando sulle recenti tragedie per continuare ad alzare i prezzi dei generi alimentari.
L’aumento dei prezzi riguarda soprattutto beni di utilizzo quotidiano come olio, pasta, zucchero. Questi aumenti, ovviamente, incidono sulle finanze familiari e proprio perché il rincaro dei prezzi nella vendita al dettaglio non corrisponde al a quello reale di inflazione, le associazioni di consumatori parlano di possibile speculazione. Infatti, dall’inizio dell’anno l’inflazione è scesa del 4% ma la stessa discesa non si è riscontrata nel fare la spesa al supermercato dove l’attenuazione dei prezzi non corrisponde al 4% ma a poco meno del 2%. La stessa pasta, ad esempio, a maggio ha subito una discesa dello 0.3% rispetto al mese precedente ma a giugno ha avuto un nuovo aumento dello 0.6%. Tali aumenti si registrano anche in altre tipologie di alimenti, come zucchero, riso che, rispetto all’anno scorso hanno avuto un rincaro superiore al 32 %.
Rincari vertiginosi si registrano anche per gelati, latte, verdure fresche, succhi di frutta, surgelati, alimenti per l’infanzia, uova e formaggi.
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