IL PROPRIETARIO PUO’ MANTENERE LA RESIDENZA IN UN IMMOBILE LOCATO?

IL PROPRIETARIO PUO’ MANTENERE LA RESIDENZA IN UN IMMOBILE LOCATO?

Quando si affitta un immobile, il suo possesso e diritto di godimento passano al nuovo inquilino. La proprietà rimane ovviamente al proprietario ma costui, proprio perché ha locato l’immobile, non può mantenere la residenza in un immobile di cui ha perso il diritto di godimento. L’unico modo per mantenere la residenza nell’immobile è quello di riservarsi, nel contratto di affitto, l’uso di una parte dell’immobile abbassando l’importo del canone di affitto. Se, nel contratto di affitto, non risulta in nessun punto che il proprietario si riserva l’uso di una parte dell’immobile e lo loca nella sua interezza, non può mantenere la residenza nell’immobile.
Mantenere la residenza in un immobile locato a terzi, può comportare per il proprietario dell’immobile, il non pagamento dell’Imu se l’immobile in questione risulta come prima casa. Ricordiamo che chi dichiara una residenza fittizia commette il reato di falso in atto pubblico disciplinato dall’art 483 del c.p. punibile con la reclusione da 3 mesi a 2 anni. Qualora si dovesse presentare una situazione simile, l’affittuario è invitato a presentarsi all’ufficio anagrafe del comune ove è ubicato l’immobile e fare una denuncia di irreperibilità della persona in questione facendo presente che non vive nell’immobile nonostante vi abbia la residenza. La denuncia va, ovviamente, fatta quando il contratto di locazione ha ancora validità: se non si vive nell’immobile in questione, la denuncia non verrà presa in considerazione.

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