BUONI PASTO 2023

BUONI PASTO 2023

L’azienda che non mette a disposizione una mensa al proprio dipendente è obbligato a erogare i buoni pasto?

I buoni pasto in formato cartaceo o elettronico possono essere erogati dal datore di lavoro ai propri dipendenti, sia quelli assunti a tempo pieno che con contratto part-time.

Quello che in molti si chiedono è se i buoni pasti siano obbligatori o meno: chiariamo sin da subito che l’azienda non è obbligata all’erogazione, salvo diversa indicazione contenuta nel CCNL di categoria.

Al contrario, i buoni pasto vengono spesso utilizzati come forma di premialità riconosciuta dal datore di lavoro ai propri dipendenti.

Con la Legge di Bilancio 2020 sono apportate importanti modifiche alle esenzioni fiscali dei buoni pasto in favore dei dipendenti.

Per i buoni pasto cartacei i limite di esenzione fiscale passa da 5,29 euro a 4 euro, mentre per quelli elettronici sale da 7 a 8 euro. Il tutto, ovviamente, per favorire l’utilizzo dei buoni pasto elettronici, tracciabili, che rendono più difficile l’evasione fiscale.

 vantaggi fiscali previsti per i buoni pasto elettronici non consistono soltanto nell’esenzione dalla tassazione fino al valore di 8 euro di ciascun buono pasto elettronico (mentre abbiamo visto che per i cartacei l’esenzione passa a 4 euro).

Ecco tutti i vantaggi fiscali e le novità sulla tassazione dei buoni pasto elettronici:

  • Aziende: Iva al 4%. Con i buoni pasto elettronici l’azienda può detrarre integralmente l’Iva sui ticket. Indetraibile, invece, per i ticket restaurant cartacei.
  • Liberi professionisti: titolari d’azienda e soci, aziende individuali possono detrarre invece l’Iva al 10% e il 75% delle spese per un importo massimo pari al 2% del fatturato.

  • Persone giuridiche: Ires 100%. Possono detrarre al 100% l’importo dei buoni pasto sia elettronici che cartacei, secondo quanto previsto dalla Circolare Ministeriale n. 6/E del 3 marzo 2009.

Cosa fare se non è possibile utilizzare i buoni pasto?

’indennità sostitutiva di mensa: al lavoratore viene erogato in busta paga l’importo di denaro corrispondente al valore del buono pasto garantito dall’azienda.

Anche l’indennità sostitutiva di mensa è esente da tassazione, ma secondo le indicazioni dell’INPS solo ove ricorrano le seguenti condizioni:

  • un orario di lavoro che comporti la pausa per il vitto;
  • stabile assegnazione ad una unità produttiva;
  • unità produttiva situata in un luogo che non consente di recarsi, senza l’utilizzo di mezzi di

Come nel caso dei buoni pasto cartacei, l’indennità sostitutiva non è soggetta a tassazione fino ad un valore pari a 5,29 euro per i ticket restaurant cartacei e di 8 euro per i buoni pasto elettronici.

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