Non più Carta risparmio spesa, bensì Carta solidale: è questo il nome scelto dal Masaf (ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) per il nuovo strumento che da luglio 2023 garantirà alle famiglie con Isee inferiore a 15 mila euro un sostegno economico da utilizzare solamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
Sono pochi e semplici i requisiti da soddisfare per concorrere a una delle Carte solidali disponibili. Nel dettaglio, i beneficiari vengono individuati tra i cittadini appartenenti ai nuclei familiari, residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti alla data di pubblicazione del decreto:
- iscrizione nell’Anagrafe comunale;
- titolari di un Isee ordinario (rilasciato quindi prima del 12 maggio 2023).
È bene sottolineare, però, che spetta una sola Carta per nucleo familiare.
La Carta solidale è però incompatibile con altri sostegni al reddito. Per questo motivo, non ne hanno diritto quei nuclei familiari in cui anche un solo componente risulta percettore di:
- Reddito di cittadinanza
- Reddito di inclusione o qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà;
- Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi);
- Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis-Coll);
- Indennità di mobilità;
- Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
- Cassa integrazione guadagni (Cig);
- qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.
Nel suddetto elenco non figura invece la Carta acquisti, ossia la social card ricaricata con 80 euro ogni bimestre che spetta agli over 60 o ai genitori di minori di 3 anni, con Isee non superiore a 7.640,18 euro euro (valore aggiornato al 2023), con la quale quindi la Carta solidale è compatibile.
Un sostegno complessivo di 382,50 euro.
Tuttavia, laddove dovessero esserci delle somme residue, a ottobre potrebbe esserci un’ulteriore ricarica.
Non è necessaria la richiesta della Carta solidale visto che la procedura verrà interamente gestita dal Comune di riferimento tenendo conto dei dati forniti dall’Inps.
l’Istituto fornirà al Comune l’elenco completo delle famiglie residenti sul territorio con Isee inferiore a 15 mila euro, così che questo possa stilare una graduatoria dando precedenza a:
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore Isee più basso;
- nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore Isee più basso;
- nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore Isee più basso.
I soldi accreditati sulla carta andranno spesi solamente per l’acquisto di beni di tipo alimentare di prima necessità, con l’esclusione di qualsiasi bevanda alcolica.
Non è consentito il prelievo in contanti.
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