IMU E TARI SECONDA CASA

IMU E TARI SECONDA CASA

Anche per le seconde case vi è la possibilità di fruire di riduzioni ed esenzioni dal pagamento di Imu e Tari nel 2023.

Sono varie le possibilità per i possessori di seconde case per poter usufruire delle agevolazioni fiscali relative all’Imu nel 2023.

In particolare, si tratta delle case vuote e disabitate, dismesse, oppure abitate per pochi mesi (ad esempio per i soli mesi estivi o invernali).

I casi in cui l’Imu sulla seconda casa viene dimezzata sono i seguenti:

  • case inagibili o inabitabili: se l’abitazione è inagibile o inabitata (e quindi inutilizzata) scatta la riduzione del 50% della base imponibile da dichiarare ai fini Imu. La dichiarazione Imu, da presentare entro il 30 giugno, dovrà contenere l’attestazione di inagibilità o inabitabilità redatta da un tecnico abilitato;
  • immobili storici e artistici: in questo caso la riduzione del 50% spetta a prescindere dall’utilizzo come altra abitazione disponibile, o dalla concessione in affitto o in comodato a terzi;
  • case affittate con canone concordato: in questo caso, se il proprietario affitta la propria seconda casa con un contratto a canone concordato, l’Imu si riduce al 75%;
  • abitazioni in comodato a figli o genitori: il requisito richiesto è che il comodante abbia una sola abitazione e risieda nello stesso Comune. L’agevolazione spetta per le abitazioni:
    • non di lusso (quindi categoria catastale diversa da A/1, A/8 e A/9);
    • concesse in comodato gratuito con contratto registrato a figli o genitori che la utilizzano come abitazione principale;
  • abitazioni di soggetti non residenti in Italia: la legge di Bilancio 2021 ha introdotto questa novità. I beneficiari sono i pensionati non residenti in Italia, che hanno diritto a pagare l’Imu al 50% e la riduzione di due terzi della Tari, se in possesso di determinati requisiti.

L’esenzione Imu per le seconde case spetta invece per la ex casa coniugale, quando cioè la casa familiare è stata assegnata dal giudice al genitore affidatario dei figli. Il genitore ha diritto all’esenzione Imu anche non essendo proprietario.

Le case considerate disabitate hanno diritto anche all’esenzione per la tassa sui rifiuti.

Naturalmente l’inutilizzabilità dell’immobile deve essere verificabile in modo oggettivo. Per esempio, se un locale è senza dubbio inutilizzabile in caso di mancanza di collegamenti alla rete elettrica, idrica e fognaria, oppure inagibile o inabitabile, e di conseguenza si ha diritto all’esenzione della tassa.

Al contrario, un immobile allacciato alle utenze è tassabile, anche se di fatto è inutilizzato per tutto l’anno o anche solo per pochi mesi.

Generalmente i Comuni prevedono riduzioni delle aliquote per le «abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo» (articolo 1, comma 659, legge 147/2013).

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