Diversi bonus e agevolazioni per chi oggi è senza lavoro: alcuni possono essere già richiesti, mentre altri sono in arrivo entro la fine dell’anno.
Dis-Coll, indennità di disoccupazione a cui invece possono accedere i collaboratori coordinati e continuativi in caso di cessazione di una o più collaborazioni, come pure agli assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio, e i giornalisti con contratto di collaborazione purché iscritti alla Gestione separata Inpgi.
Sar, indennità di disoccupazione rivolta ai lavoratori disoccupati che hanno avuto contratti di somministrazione a tempo determinato o indeterminato. Nel dettaglio, per avere diritto alla cosiddetta Sar bisogna rientrare in una delle seguenti categorie:
- essere disoccupati da almeno 45 giorni e avere almeno 110 giorni di lavoro maturati;
- aver concluso la procedura MOL (in mancanza di occasioni di lavoro);
- avere almeno 90 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.
A chi rientra in una delle prime due categorie spetterà un importo lordo fino a 1.000 euro; nella terza categoria, invece, il sostegno sarà pari a 780 euro lordi.
Indennità di disoccupazione agricola, specifica per i lavoratori agricoli dipendenti, nonché per le figure equiparate, che spetta per un numero di giornate pari a quelle lavorate, entro il limite massimo di 365 giornate annue.
Requisiti essenziali per avere diritto all’indennità di disoccupazione agricola sono:
- essere iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
- almeno 2 anni di anzianità nell’assicurazione contro la disoccupazione involontaria;
- almeno 102 contributi giornalieri nel biennio costituito dall’anno a cui riferisce l’indennità e a quello precedente.
L’indennità, che viene pagata dall’Inps in un’unica soluzione, è pari al 40% della retribuzione di riferimento, da cui però viene trattenuto – per un massimo di 150 giorni – il 9% dell’indennità giornaliera di disoccupazione a titolo di contributo di solidarietà.
Supporto per la formazione e il lavoro, coloro che non prendono il Reddito di cittadinanza, sono disoccupati e non percepiscono nessuna delle indennità suddette, potranno godere di un sostegno economico del valore di 350 euro al mese per tutto il periodo in cui saranno impegnati in attività formative.
Lo Stato, quindi, interviene per supportare economicamente coloro che decidono di formarsi per acquisire nuove competenze, così da arricchire il proprio Curriculum e aumentare le possibilità di trovare un lavoro.
Il sostegno verrà riconosciuto per tutta la durata del corso, ma comunque per non più di 12 mensilità.
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