Con la circolare n. 35 del 3 aprile 2023, l’Inps ha ufficializzato l’aumento delle pensioni minime.
L’incremento si applica nei confronti delle pensioni il cui importo lordo complessivo è pari o inferiore al trattamento minimo Inps, pari a 563,74 euro, sono invece escluse tutte le prestazioni fiscalmente non imponibili, come ad esempio la quattordicesima e le altre maggiorazioni sociali.
I periodi coinvolti dall’aumento sono due:
- dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, tredicesima compresa;
- dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, tredicesima compresa.
La legge n. 197 del 2022 ha stabilito che per le pensioni inferiori al minimo spetta una rivalutazione aggiuntiva e straordinaria dell’1,5%, che sale al 6,40% nel caso degli over 75.
Ne risulta quindi che:
- la pensione minima per under 75 passa da 563,74 a 572,74 euro (aumento di 8,46 euro mensili);
- la pensione minima per gli over 75 passa da 563,74 a 599,82 euro (aumento di 36,08 euro mensili).
È bene sottolineare che le suddette somme sono fiscalmente imponibili e quindi soggette a tassazione.
Laddove la pensione percepita dovesse risultare superiore all’importo mensile del trattamento minimo, l’incremento verrà comunque attribuito ma fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.
Pertanto ricordiamo che la legge di Bilancio dispone una rivalutazione aggiuntiva di 2,7 punti percentuali per il periodo che va da gennaio a dicembre 2024, mentre – per il momento – l’incremento fino a 600 euro per gli over 75 è valido solo per il 2023.