Attualmente le deduzioni, ammontano a 1.549,37 euro annui. Con le nuove disposizioni questo limite è destinato ad essere quasi raddoppiato, infatti le deduzioni arriveranno a 3.000 euro.
Tra le novità positive previste nel decreto Lavoro vi è che la nuova soglia non entrerà in vigore dal prossimo anno di imposta, ma già dal 2023, quindi le famiglie nella dichiarazione del 2024, relativa al periodo di imposta 2023 potranno far valere il nuovo limite delle deduzioni.
Restano invariate le norme da rispettare per poter ottenere il beneficio fiscale della deducibilità dei contributi versati per il lavoro domestico. Di conseguenza occorre avere la ricevuta di pagamento completa della parte informativa dalla quale risultano:
- dati del datore di lavoro;
- dati del lavoratore;
- ore trimestrali;
- retribuzione oraria;
- importo complessivo versato.
Ricordiamo inoltre che viene rispettato il principio di cassa e non il principio di competenza, quindi le deduzioni sono applicate per i trimestri in cui gli importi sono versati.
Le deduzioni sono riconosciute in favore del soggetto che risulta essere “datore di lavoro” nel contratto, questo indipendentemente dal soggetto che effettua i pagamenti.
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