Anche la famiglia rientrerà nell’Irpef e quello che era stato tolto con l’introduzione dell’assegno unico potrebbe essere ripristinato già dal prossimo anno.
Le detrazioni per i figli a carico erano state abolite per la prole con età fino a 21 anni.
Il prossimo anno, però, si potrebbe assistere ad un ritorno delle detrazioni per i figli a carico in busta paga, nei cedolini della pensione o, in alternativa, a conguaglio sulla dichiarazione dei redditi. Un beneficio che andrebbe a sommarsi a quello dell’assegno unico e universale.
Le misure specifiche, devono ancora essere definite, ma sullo sfondo di qualsiasi misura aleggia il quoziente familiare, ovvero il nuovo strumento che dovrebbe calcolare l’imposta dovuta non dal singolo contribuente ma da tutto il nucleo familiare in base ai redditi complessivi e alla composizione dello stesso nucleo.
L’esecutivo, infatti, vorrebbe avviare la revisione dell’Irpef già dal 2024 con il passaggio alle tre aliquote e con la cancellazione di alcune agevolazioni fiscali.
Le detrazioni per i figli a carico potrebbero essere reintrodotte con altre metodologie. Lo sconto, che spetta al 50% tra i due genitori, si riducevano, fino allo scorso marzo, fino a esaurirsi per redditi superiori a 95.000 euro.
L’alternativa sarebbe quella di riconoscere una detrazione di importo fisso a prescindere dal reddito e variabile solo in base al numero di figli, la cosa però potrebbe lasciare esclusi dal beneficio gli incapienti e i lavoratori autonomi che hanno aderito al regime forfettario.
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