Archivio mensile Marzo 6, 2023

CARTELLE ESATTORIALI, COSA CAMBIA

Il decreto milleproroghe concede la possibilità di annullare integralmente le mini-cartelle.

Inoltre è possibile, sempre per i Comuni, entro il 31 marzo dire invece no, allo stralcio parziale che è automatico.

Cioè lo stralcio per le sole sanzioni e interessi, previsto dalla legge di Bilancio.

Da oggi, lunedì 6 marzo, è disponibile online il modulo che gli enti creditori, devono utilizzare per comunicare, entro il 31 marzo 2023, la decisione di aderire allo stralcio integrale dei debiti fino a mille euro riferiti al periodo 2000-2015. 

E’ esteso a tali enti, anche la possibilità di deliberare l’annullamento dell’intero importo affidato alla riscossione, ampliando così, l’annullamento automatico solo delle sanzioni e degli interessi.

“MIA” IL NUOVO SUSSIDIO

Mia, ovvero “Misura di inclusione attiva”.

Il Reddito di cittadinanza cambiare pelle, cambia la durata, e ci sarà la divisione in due categorie con quote a scalare:

  • famiglie con occupabili, con almeno un soggetto tra 18 e 60 anni d’età.
  • famiglie povere senza persona occupabili, con almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile. 

Per i primi il tetto massimo di sussidio sarà di 375 euro mentre per le seconde l’importo base sarà di 500 euro.

La misura dovrebbe arrivare in consiglio dei ministri ed essere attiva già a settembre.

Scaduta la prestazione del Reddito di Cittadinanza, si potrà presentare domanda per la Mia.

Le famiglie povere continueranno a ricevere un sussidio, il cui importo base (per un single) sarà di 500 euro al mese, come nel Reddito, nel caso in cui il beneficiario debba pagare l’affitto, il Reddito prevede fino a 280 euro al mese, con la Mia questa quota potrebbe modificarsi sulla numerosità del nucleo familiare.

Ma la stretta maggiore colpirà gli occupabili, si prevede l’assegno base ridotto a 375 euro. 

 Il nuovo sussidio, non si potrà più chiedere a ripetizione, come il Reddito, ottenendo ogni volta altri 18 mesi di assistenza.

Per le famiglie senza occupabili, dalla seconda domanda in poi, la durata massima della Mia si ridurrà a 12 mesi.

Il tetto per aver diritto al Mia, dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro percepiti con il Reddito di cittadinanza a un massimo di 7.200 euro, un taglio di oltre 2mila euro.

Più controlli, sulla decadenza dal beneficio per chi non rispetta gli impegni previsti dai patti di inserimento al lavoro o di inclusione sociale, che poi saranno la maggioranza, affidati ai Comuni, e quelle sui reati per chi dichiara il falso o lavora in nero pur prendendo il sussidio. 

BONUS VACANZE 2023

I bandi Inps per i soggiorni studio 2023 danno inizio alla nuova stagione dei cosiddetti bonus vacanze.

I bonus vacanze si rivolgono a una platea ristretta di persone, ovvero:

  • studenti;
  • pensionati;
  • insegnanti.

“Bonus vacanze pensionati”

Estate INPSieme Senior è quel bando di concorso annuale che si rivolge a circa 4 mila pensionati – compresi coniugi e figli (se disabili conviventi) compresi nell’attestazione Isee – riconoscendo loro la possibilità di fruire di soggiorni estivi in località marine, montane, termali o culturali italiane nel periodo compreso tra giugno e ottobre (il rientro è previsto entro il 1° novembre 2023).

Con un importo Isee sotto gli 8.000 euro l’importo massimo è di 1.400 euro per i soggiorni in Italia di durata pari a 15 giorni, mentre si scende a 800 euro in caso di 8 giorni e 7 notti

Per gli Isee superiori a 8.000 euro l’importo del contributo si riduce, fino ad arrivare al 60% del suddetto valore sopra i 72 mila euro, oppure per coloro che avanzano richiesta senza aver prima richiesto l’Isee.

“Bonus vacanze studenti”

Sono stati pubblicati due bandi per gli studenti, purché figli dei dipendenti (o pensionati) della Pubblica amministrazione:

  • il primo – denominato Estate INPSieme Italia 2023 – riguarda le vacanze in Italia,
  • il secondo – Estate INPSieme estero e vacanze tematiche in Italia 2023 – i soggiorni all’estero.

Il periodo di partenza è compreso tra giugno e agosto, con rientro obbligatorio entro il 3 settembre 2023, è previsto un importo che va da un minimo di 600 (per un soggiorno di 8 giorni) a un massimo di 1.000 euro (per soggiorni di 15 giorni).

Per quanto riguarda le vacanze all’estero, l’importo è di 2.000 euro per soggiorni di due settimane.

A potersi iscrivere sono gli studenti delle scuole superiori per un massimo di 20 anni (23 nel caso dei disabili).

Per l’invio della domanda di partecipazione al bonus vacanze c’è tempo dal 7 al 27 marzo 2023.

A questi due bandi se ne aggiunge poi un terzo, riferito ai corsi di lingue all’estero.

 A potervi partecipare sono gli studenti di almeno 16 anni purché studenti di seconda, terza, quarta o quinta superiore che al 30 giugno 2023 siano titolari di certificazione del corso almeno di livello B1.

Nel dettaglio, il contributo è così articolato:

  • fino a un massimo di 300 euro a settimana per il costo del corso (compreso l’esame);
  • fino a 400 euro a settimana per vitto e alloggio;
  • fino a 400 euro per il viaggio.

“Bonus vacanze insegnanti”

Ogni anno l’Inps pubblica anche i bandi per i soggiorni presso le strutture chiamate “Case del maestro”.

Il bando per l’estate 2023 deve essere ancora pubblicato, quindi gli insegnanti che ne vogliono beneficiare dovranno continuare a monitorare il sito dell’Inps.

La pubblicazione è in programma per la metà di aprile.

MELONI DALL’INDIA, DALLE MATERIE PRIME ALLE RINOVABILI

Al termine dell’incontro tra i due leader è stata annunciata una nuova,

l’obiettivo è rafforzare questa partnership economica.

l’Italia ha puntato sul ruolo crescente dell’India come fornitore di materie prime, andando così a cercare di sostituire Russia e Ucraina, soprattutto per i metalli.

Un altro capitolo di questa cooperazione è quello della transizione energetica.

Nel 2021 è stata siglata una partnership strategica tra Roma e Nuova Delhi e ora si vuole proseguire su questa strada.

L’India, entro il 2030, vuole arrivare a produrre 500 gigawatt dalle rinnovabili, un’occasione per le aziende italiane come Enel Green Power e Snam.

Di seguito un grande investimento sul fronte dell’energia solare, che l’India vuole sviluppare sempre più.

L’incontro tra Meloni e Modi ha anche l’obiettivo di fissare accordi, come quello su mobilità e migrazione, con lo scopo di rafforzare i canali d’ingresso regolari in Italia e i rimpatri.

Si punta molto a un’intesa sulla cooperazione scientifica e tecnologica, in particolare ai settori della ricerca, dell’intelligenza artificiale e della robotica.

L’Italia ha annunciato anche la sua adesione, nell’Indo-Pacific Ocean Initiative lanciata proprio da Modi.

MERCATO LIBERO ENTRO APRILE 2023

La misura comprende i condomini, le micro-imprese e le piccole imprese.

Se non viene stipulato un nuovo contratto entro la data stabilita (1° aprile), le bollette dei condomini seguiranno il regolamento del Servizio a tutele graduali.

Il decreto Milleproroghe, che avrebbe potuto allungare i tempi per il prezzo tutelato in bolletta dei condomini fino al 2024, è stato bocciato.

Ora il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero è inevitabile, pena l’aumento del costo in bolletta dell’energia elettrica.

Il Servizio a Tutela Graduali comporta, un aumento del prezzo in bolletta, per questo entro il 1° aprile 2023 gli amministratori condominiali dovranno aver sottoscritto un nuovo contratto con un fornitore per garantirsi il prezzo migliore.

ROTTAMAZIONE QUATER, SCONTI FINO ALL’80%

La tregua fiscale del governo Meloni, prevista dalla Legge di Bilancio, prevede 12 misure per permettere al cittadino di sanare la propria situazione debitoria con il Fisco e tra ravvedimento speciale, stralcio delle cartelle e rottamazione quater ce possibilità per tutti di trovare il modo di pagare meno e regolarizzarsi.

Ovviamente la misura che verrà maggiormente utilizzata sarà sicuramente la rottamazione, ovvero sarà possibile pagare il solo debito originario senza l’applicazione di sanzioni.

Lo stralcio delle cartelle, infatti, è riferito solo ai debiti più vecchi, quelli che al Fisco conviene più cancellare che riscuotere.

Ma nella maggior parte dei casi, per cartelle di tributi locali e multe stradali, la decisione di adesione o meno alla cancellazione parziale o totale del debito è rimandata a delibere comunali attese entro il 31 marzo 2023.

Pertanto se la rottamazione prevede un’agevolazione di base molto conveniente, si deve poi rispettare un piano di rateazione molto rigido, ovvero prima e seconda rata, che scadono rispettivamente il 31 luglio ed il 30 novembre 2023, avranno un importo più alto, ovvero pari al 10% del debito totale.

Bisogna considerare che con la rottamazione non si può saltare il pagamento di una rata e mantenere l’agevolazione, è previsto solo un ritardo di 5 giorni sulla scadenza di pagamento.

Se si paga anche una singola rata dopo 5 giorni dalla sua scadenza il piano di rateazione agevolato decade.

Per chi deve presentare diverse istanze di rottamazione, riuscirà a frazionare il rischio di decadenza dalla rottamazione, infatti ogni istanza che si presenta corrisponde a un piano di rateizzazione autonomo, se si dovessero avere problemi di liquidità si potrà scegliere di far decadere alcuni dei piani di rateazione non pagando le rate, mantenendo gli altri attivi pagandole.

Se non si riesce, a pagare per oltre un mese tutta la somma non si decade da tutto il beneficio ma si riesce a mantenere parzialmente solo per i piani per cui, magari, conviene maggiormente.

Per le cartelle da cui si decade dalla rottamazione, in ogni caso, si potrà beneficiare di una rateizzazione ordinaria.

CON IL RAVVEDIMENTO OPEROSO, SANZIONI PIU’ BASSE

Per poter sanare da soli la propria posizione regolarizzando versamenti di imposte e tributi omessi, è stato messo a disposizione uno strumento, si tratta del ravvedimento operoso: prevede il pagamento dell’imposta, del tributo o della tassa omessa a cui aggiungere sanzioni e interessi ma in forma ridotta.

La sanzione per omesso o insufficiente versamento dell’imposta dovuta è pari al 30% delle somme non versate o versate in ritardo.

In base alla tempestività con cui il contribuente paga, la sanzione viene ridotta, per l’appunto beneficiando dell’istituto del ravvedimento operoso (introdotto dall’articolo 13 del D.Lgs. n. 472 del 1997).

Si può accedere al ravvedimento operoso, e quindi beneficiare della riduzione delle sanzioni, anche quando:

  • la violazione è stata già constata e notificata al contribuente;
  • sono già iniziate verifiche e accertamenti comunicati in modo formale al contribuente.

Per poter usufruire delle sanzioni ridotte bisogna pagare in modo spontaneo:

  • l’imposta dovuta;
  • gli interessi: vengono calcolati in base al tasso legale annuo dal giorno in cui il contribuente avrebbe dovuto effettuare il versamento a quello in cui viene effettivamente eseguito;
  • della sanzione ridotta.

Il decreto legislativo n. 158/2015 ha introdotto un’altra novità, riducendo della metà la sanzione ordinaria in caso di pagamenti effettuati entro 90 giorni dalla scadenza.

Quindi, i contribuenti che effettuano il versamento entro 90 giorni pagano la sanzione ridotta al 15%, un’ulteriore riduzione della sanzione è prevista per i versamenti effettuati entro 15 giorni. 

Pertanto bisogna prendere in considerazione anche gli interessi, a partire dal 1° gennaio 2021 il tasso di interesse legale è passato allo 0,01% in ragione d’anno, come definito dal decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

ASSEGNO UNICO, IMPORTO MINIMO PER CHI NON PRESENTA L’ISEE

L’assegno unico per figli a carico è “universale”: ciò significa che spetta indipendentemente dalla situazione economica.

Ne hanno diritto anche le famiglie con alto con un importo minimo che spetta sempre.

 Anche per coloro che presentano domanda senza Isee, oppure chi non lo rinnova entro la fine di febbraio. Nel dettaglio, ne risulterà un importo minimo così calcolato:

  • quota base figli minori: salita da 50 a 54,10 euro;
  • quota base figli maggiorenni: salita da 25 a 27 euro;
  • maggiorazione figli successivi al secondo: salita da 15 a 16,20 euro;
  • senza Isee, invece, non spetta la maggiorazione per le famiglie dove entrambi i genitori lavorano.

Gli stessi importi spettano a chi ha un Isee superiore a 43.240 euro.

Pertanto è bene ricordare che ci sono delle maggiorazioni che non dipendono dall’Isee, per le quali spetta sempre l’importo massimo, ad esempio, per i figli con disabilità, non legate al reddito e quest’anno salite a:

  • 113,50 euro per i figli non autosufficienti;
  • 102,70 euro per i figli con disabilità grave;
  • 91,90 euro per i figli con disabilità media.

Laddove invece la mamma abbia meno di 21 anni, la maggiorazione è sempre pari a 21,60 euro.

Chi non ha fatto in tempo a farlo entro il mese scorso può ancora recuperare, preferibilmente entro il 30 giugno 2023 così da avere diritto anche agli arretrati. Per chi invece richiederà l’Isee dopo il 1° luglio, il ricalcolo – e i conseguenti arretrati – spetterà solamente dal mese successivo.

MUSICA ALTA DEL VICINO

Per capire la soglia della musica che può essere sopportata e si può intervenire legalmente bisogna far riferimento al concetto di normale tollerabilità.

Si tratta di una convenzione giuridica, che definisce i limiti entro cui il rumore, ma anche le altre immissioni, possono essere sopportate.

Le libertà dei vicini devono coesistere in un rapporto equilibrato, per questo è implicita una certa sopportazione reciproca, che si potrebbe definire come il semplice quieto vivere.

In sostanza, si possono adire le vie legali soltanto quando la musica proveniente dall’abitazione del vicino è così alta da superare la soglia di normale tollerabilità.

I parametri che influiscono sulla soglia, nello specifico in relazione alla musica, sono pertanto:

  • Intensità e durata della musica.
  • Orario in cui il vicino ascolta la musica.
  • Destinazione d’uso della proprietà del vicino e di quella del soggetto disturbato.
  • Condizioni ambientali.
  • Eventuali regolamenti e suddivisioni in zone acustiche determinati dal comune.
  • Valutazione di tecnici competenti.

La musica alta di notte, è sicuramente più problematica rispetto a quella diurna.

Nella maggior parte dei casi la soluzione è rappresentata da una causa civile, può essere richiesta con l’assistenza legale, tramite cui è possibile ottenere la cessazione dell’abitudine del vicino e un eventuale risarcimento per i danni patiti.

Quando la musica è un livello tale da disturbare non solo il vicino ma l’intero condominio, in particolare il disturbo alla quiete pubblica, è possibile chiamare le forze dell’ordine per un intervento immediato, che, in caso le circostanze lo consentano, sarà seguito da un procedimento penale, nel quale i vicini disturbati possono costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento.

Un’ulteriore possibilità è quella di contattare l’amministratore di condominio, che applicherà eventuali previsioni del regolamento condominiale in merito.

BORSE DI STUDIO IN RIALZO

I valori delle borse di studio, tengono il passo dell’inflazione. 

Per l’anno accademico 2023-2024, aumenteranno gli importi, secondo quanto stabilito dal decreto del ministero dell’università e della ricerca.

 Cresceranno sia gli importi minimi delle borse di studio che, i limiti massimi Isee o Ispe per l’accesso ai benefici relativi al diritto allo studio.

Nel dettaglio, l’importo delle borse di studio per gli studenti fuorisede sarà di 6.656,52 euro (+ 498,78 euro), quelle per gli studenti pendolari 3.889,99 euro (+ 291,48), mentre per gli studenti in sede l’ammontare sarà pari a 2.682,77 euro (+ 201,02). 

 I nuovi limiti massimi Isee e Ispe sono stati definiti in 26.306,25 per il primo, pari a un aumento di 1.971,14 euro, e 57.187,53 per il secondo, corrispondente a un incremento di 4.285,10 euro.