RIFORMA FISCALE 2023

RIFORMA FISCALE 2023

Giorgia Meloni, illustra le linee guida della riforma fiscale 2023, afferma che la sfida più grande è quella di combattere l’evasione fiscale prima che questa si realizzi e per farlo è necessaria una rivoluzione del rapporto che il contribuente ha con il Fisco.

Il primo obiettivo da realizzare è quello delle tre aliquote Irpef e della flat tax.

Non solo gli scaglioni e le aliquote ma tutto il meccanismo di tassazione del reddito sarà rivisto per raggiungere l’equità orizzontale impositiva.

Importanti novità, anche sull’Iva con una revisione totale dell’imposta. I criteri con cui ora è applicata non sono perfettamente aderenti alla normativa dell’UE, pertanto si vogliono prevedere norme diverse di esenzione, e una razionalizzazione delle aliquote da applicare sui “carrelli della spesa”.

Si punterà, ancora di più su strumenti che vadano a favorire l’adempimento degli oneri in modo spontaneo, ovvero si darà modo al contribuente di sanare la propria posizione per fare in modo, appunto, di prevenire la cartella.

I pilastri della riforma sono stati già annunciati e saranno 4, riguarderanno i principi generali, la revisione delle imposte, i procedimenti e i Testi unici da accorpare.

Si dovrebbe confermare il sistema duale, già messo in pratica nella distinzione tra:

  • redditi da investimento in capitale e immobili per cui è prevista imposta proporzionale:
  • redditi da lavoro per cui è prevista imposta progressiva.

Le aliquote Irpef, proprio per il reddito da lavoro, potrebbero cambiare e scalare dalle attuali 4 a 3. 

L’obiettivo del Governo, rimane la flat tax al 15% da estendere, oltre che ai lavoratori autonomi che già ne beneficiano, anche ai subordinati con reddito fino a 85.000 euro.

Nella riforma fiscale, rientrerebbe anche il quoziente familiare, un meccanismo che determina le aliquote dell’imposta sul reddito personale, su quello del numero dei componenti del nucleo e sulla condizione dei membri.

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