Le donne prive di copertura previdenziale, possono richiedere un bonus gravidanza al comune di residenza, l’INPS conferma che l’assegno di maternità sarà rivalutato dell’8,1%, in base all’Istat, ed è pari, nel suo importo pieno, a 1.917,30 euro, erogati in cinque rate mensili di 383,46 euro massimo.
Il requisito Isee è pari a 19.185,13 euro, l’assegno di maternità è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni alle madri, anche adottive o in affidamento preadottivo, cittadine italiane, comunitarie o straniere in possesso di titolo di soggiorno.
La domanda va inoltrata al comune, c’è tempo 6 mesi dal parto per farlo.
L’assegno unico universale viene riconosciuto per il figlio minorenne già dal 7° mese di gravidanza, quindi, alle donne incinte potrebbero spettare due o tre mensilità extra di assegno unico, per le quali però si potrà fare domanda solamente alla nascita del figlio.
Agevolazioni fiscali: è possibile portare in detrazione, i costi sostenuti per le spese mediche effettuate nell’anno precedente, nella misura del 19% per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro, ma solo per la parte di spesa che ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dalla donna incinta e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno.
Pertanto se non è possibile allattare il proprio figlio a causa di una patologia, alle famiglie spetta un assegno pari a 400 euro annui, e fino al sesto mese di vita del figlio; è inoltre richiesto un Isee non superiore a 30.000 euro. Da richiedere all’azienda sanitaria locale di riferimento sul territorio.
Esenzione Ticket, nel dettaglio, non si paga per:
- le visite periodiche ostetrico-ginecologiche;
- i corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale);
- assistenza al puerperio;
- per tutte le prestazioni indicate nei Lea 2017-Sezione B.
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