Archivio mensile Febbraio 6, 2023

SEPARAZIONE E DIVORZIO, NUOVE REGOLE

Dal 28 febbraio saranno operative le nuove regole per i processi di separazione e divorzio, tra le novità più importati, la possibilità di proporre con lo stesso atto davanti allo stesso giudice la domanda di separazione giudiziale ed il divorzio contenzioso.

Non ci sarà più la struttura bifasica del procedimento, prima davanti al Presidente e poi al Giudice istruttore.

La competenza per territorio sarà quella del Tribunale di residenza del minore, e in mancanza di figli minori, quella del convenuto.

L’udienza di comparizione dovrà essere fissata entro novanta giorni dal deposito del ricorso. In presenza di figli, che saranno sempre ascoltati, viene introdotto l’onere dei genitori di descrivere compiutamente le attività quotidiane che impegnano i minori, per consentire al giudice di decidere al meglio su affidamento e diritto di visita.

Altra novità, è la possibilità per il giudice di sanzionare il genitore che pur accettando il piano genitoriale proposto, non lo rispetta nei tempi e nelle modalità.

Pertanto, oltre alla denuncia dei redditi, le parti dovranno anche depositare la documentazione sulle proprietà di immobili e veicoli, quote sociali, estratti conto bancari e finanziari degli ultimi tre anni.

Potrà essere condannata al risarcimento la parte che omette di presentare al giudice le proprie reali condizioni economiche, al fine di pagare un contributo di mantenimento inferiore.

In merito al divorzio, la domanda di scioglimento del matrimonio potrà essere proposta sin dall’atto introduttivo della separazione, in modo da concentrare gli sforzi probatori in un’unica attività istruttoria. 

STALKING

L’art. 612-bis c.p. punisce il reato di stalking con la reclusione da 1 anno a 6 anni e 6 mesi, la pena è aumentata se il fatto è commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, ovvero se commesso a danno di un minore, di una donna in stato di gravidanza o di una persona con disabilità, ovvero con armi o da persona travisata.

Esistono diverse tipologie di stalking, tra cui:

  • Stalking amoroso: quando una persona inizia a molestare un’altra persona con cui ha avuto una relazione romantica o che desidera avere una relazione romantica;
  • Stalking professionale: quando un individuo molesta un collega o un superiore sul posto di lavoro;
  • Stalking online: quando un individuo utilizza i mezzi digitali per molestare un’altra persona, ad esempio inviando messaggi di testo o postando commenti offensivi sui social media;
  • Stalking a scopo sessuale: quando un individuo molesta un’altra persona con l’intento di ottenere sesso o soddisfazione sessuale;
  • Stalking per vendetta: quando un individuo molesta un’altra persona per vendicarsi di una percepita offesa o ingiustizia;
  • Stalking a scopo criminale: quando un individuo utilizza la molestia psicologica come mezzo per commettere altri reati, come il furto o il sequestro di persona.

Non vanno dimenticati, inoltre:

  • Lo Stalking giudiziario;
  • Lo Stalking condominiale;
  • Il Gang Stalking

Pertanto l’evoluzione dei sistemi tecnologici porta anche ad ulteriori definizioni di stalking, come ad esempio al Cyberstalking.  

SUPERCONDOMINIO

La seconda sezione civile della Suprema corte con la recente sentenza n. 1141, pubblicata lo scorso 16 gennaio 2023, chiarisce che:

in caso di mancato pagamento delle spese relative alla gestione dei beni e dei servizi comuni a più edifici condominiali, l’amministratore del supercondominio è tenuto a richiedere l’emissione del decreto ingiuntivo nei confronti dei singoli condòmini, mentre non può agire nei confronti dell’intero complesso condominiale cui appartengono i morosi e in persona del rispettivo amministratore.

La Cassazione ha quindi ribadito tale conclusione, ricordando che l’art. 1118 c.c. vincola ciascun condòmino all’obbligo di contribuire alle spese per la conservazione delle parti comuni, secondo i criteri di riparto di cui all’art. 1123 c.c..

In presenza di un supercondominio, trovano sempre applicazione le medesime disposizioni in materia condominiale.

Ne consegue che ciascun condòmino è obbligato a contribuire alle spese per la conservazione e per il godimento dei beni comuni a più condomìni di unità immobiliari o di edifici.

Per cui l’amministratore del supercondominio deve provvedere a redigere e tenere aggiornato il proprio registro di anagrafe, indicare nei consuntivi/preventivi il nominativo dei singoli condòmini, inviare a questi ultimi i ratei delle spese da pagare e, quindi, in caso di morosità, richiedere il decreto ingiuntivo esclusivamente nei loro confronti, pena la sua invalidità, con conseguente condanna alle spese legali.

DOMANDE PER CHIUSURA AGEVOLATA DELLE LITI PENDENTI

Pronti modello e istruzioni per i contribuenti che intendono chiudere le controversie ancora aperte con il Fisco.

 La domanda di definizione va presentata entro il 30 giugno 2023 per ciascuna lite autonoma pendente in ogni stato e grado del giudizio, entro lo stesso termine deve essere pagato l’intero importo per la definizione o, in alternativa, se ammesso il pagamento rateale, la prima rata.

Il pagamento rateale non è ammesso se gli importi da versare non superano mille euro.

Qualora non ci siano importi da versare, la definizione si perfeziona con la sola presentazione della domanda.

Nel provvedimento viene precisato che si considerano pendenti le liti il cui atto introduttivo del giudizio in primo grado sia stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio di quest’anno e per le quali, alla data di presentazione della domanda, il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva.

BONUS ACQUA POTABILE

La legge di bilancio ha rinnovato anche per il 2023 il Bonus acqua potabile, ed è possibile fare domanda dal primo al 28 febbraio.

 Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.

L’importo massimo su cui calcolare l’agevolazione è fissato a 1.000 euro per ciascun immobile,  5.000 euro, per le persone fisiche, per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Come richiedere il bonus, va comunicato l’ammontare delle spese, all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia, all’interno della sezione Servizi, nella categoria Agevolazioni, alla voce Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile.

BONUS ASSUNZIONE DONNE

 I datori di lavoro privati che fino al 31 dicembre 2023 assumono donne in particolari condizioni svantaggiate a tempo determinato o indeterminato potranno beneficiare dell’esonero contributivo del 100% sulla contribuzione previdenziale a loro carico.

Con un’importante novità: il limite massimo dello sgravio sale da 6.000 a 8.000 euro.

Pertanto un esonero contributivo del 100%:

  • per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato (anche con trasformazione da tempo determinato);
  • per 12 mesi in caso di contratti a tempo determinato.

Si applica nei confronti di donne:

  • di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea;
  • di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e che svolgono attività lavorativa in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (articolo 2, punto 18), lettera e) del regolamento (CE) n. 800/2008);
  • di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni e senza limiti di residenza;
  • di almeno 50 anni e disoccupate da più di un anno.

Lo sgravio non spetta, per le assunzioni con contratto di lavoro intermittente, apprendistato e per il lavoro domestico.

Infine, l’esonero è subordinato al rispetto di specifiche condizioni:

  • regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi del Durc;
  • assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali e di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.