REDDITO DI CITTADINANZA, AUMENTI E TAGLI

REDDITO DI CITTADINANZA, AUMENTI E TAGLI

Si avvicina il pagamento del Reddito di cittadinanza di febbraio.

Non tutti però riceveranno il pagamento, le ragioni possono essere molteplici: ad esempio, i pagamenti risultano sospesi per coloro che non hanno richiesto il nuovo Isee entro la scadenza del 31 gennaio.

A tal proposito, chi non lo ha ancora richiesto è bene che si affretti, perché fino ad allora il pagamento non verrà sbloccato.

Reddito di cittadinanza, aumenti o tagli: una volta acquisito l’Isee 2023, l’Inps effettua un ricalcolo della rata del Reddito di cittadinanza tenendo conto della nuova situazione reddituale.

A tal proposito, un miglioramento nel nuovo Isee – quindi nell’anno solare 2021 rispetto al 2020 – potrebbe comportare la perdita del Reddito di cittadinanza, o nel migliore dei casi solamente un taglio dell’importo con il pagamento di febbraio che verrà regolarmente pagato ma in misura inferiore rispetto a gennaio.

Per chi invece tra il 2020 e il 2021 ha subito un peggioramento della situazione reddituale, l’importo del Reddito di cittadinanza beneficerà di un aumento: più bassa è la componente reddituale, infatti, e maggiore sarà l’integrazione riconosciuta mensilmente.

Pertanto anche i percettori di Reddito di cittadinanza hanno diritto agli aumenti dell’assegno unico, sia per quanto riguarda la rivalutazione che per il riconoscimento delle maggiorazioni per figli piccoli introdotte dalla legge di Bilancio.

Questi aumenti scatteranno solamente con la mensilità di febbraio, con gli arretrati attesi invece a marzo.

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