I datori di lavoro privati che fino al 31 dicembre 2023 assumono donne in particolari condizioni svantaggiate a tempo determinato o indeterminato potranno beneficiare dell’esonero contributivo del 100% sulla contribuzione previdenziale a loro carico.
Con un’importante novità: il limite massimo dello sgravio sale da 6.000 a 8.000 euro.
Pertanto un esonero contributivo del 100%:
- per 18 mesi in caso di assunzione a tempo indeterminato (anche con trasformazione da tempo determinato);
- per 12 mesi in caso di contratti a tempo determinato.
Si applica nei confronti di donne:
- di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione Europea;
- di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi e che svolgono attività lavorativa in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (articolo 2, punto 18), lettera e) del regolamento (CE) n. 800/2008);
- di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 2 anni e senza limiti di residenza;
- di almeno 50 anni e disoccupate da più di un anno.
Lo sgravio non spetta, per le assunzioni con contratto di lavoro intermittente, apprendistato e per il lavoro domestico.
Infine, l’esonero è subordinato al rispetto di specifiche condizioni:
- regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi del Durc;
- assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
- rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali e di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
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