Archivio mensile Febbraio 28, 2023

STRALCIO O ROTTAMAZIONE QUATER?

Per le multe stradali, l’intervento può essere di due tipi, per multe per violazione del Codice della Strada di importo inferiore a 1.000 euro emesse entro il 2015 potrebbe scattare lo stralcio parziale, ovvero solo degli interessi e dell’aggio, ma solo se il Comune non delibera per non aderire allo stralcio entro il 31 marzo 2023.

Se il Comune non aderisce, le multe successive al 2015 con importo superiore ai 1.000 euro, aderiranno alla rottamazione quater presentando domanda entro il 30 aprile 2023.

In questo caso, la sanatoria riguarderà solo gli interessi e non la sanzione e le eventuali violazioni penali.
Sanatoria cartelle esattoriali 2023, con l’adesione alla rottamazione si rinuncia al ricorso

Sul bollo auto c’è confusione sull’interpretazione della tipologia di imposta, la riscossione del bollo auto spetta alle Regione, si tratta di un tributo erariale, essendo un tributo con la sanatoria dovrebbero essere cancellati non solo gli interessi di mora ma anche le sanzioni.

Ma se viene considerato, come tassa regionale diventa soggetta a delibera Comunale, quindi, come le multe stradali lo stralcio si applicherebbe in modo totale solo nel caso che il Comune decidesse di aderire, o in modo parziale in caso di mancata delibera entro il 31 marzo 2023.

Attenzione alle cartelle esattoriali che non si devono pagare perché cadute in prescrizione.

Decorso un certo periodo di tempo dall’originaria scadenza un debito per il quale non sia arrivata alcuna comunicazione si prescrive.

E se arriva, successivamente alla prescrizione, una cartella esattoriale questa non va pagata.

Per multe stradali, Imu, Tari, Tosap, sanzioni amministrative, sanzioni tributarie, contributi Inps e Inail e sanzioni penali il tempo di prescrizione è di 5 anni.

Per il bollo auto, invece, bastano 3 anni

BONUS IN SCADENZA

Febbraio si conclude con una serie di scadenze per accedere a diversi bonus.

La prima scadenza è quella dell’assegno unico.

Entro il 28 febbraio è necessario comunicare le variazioni dei dati eventualmente occorse: chi ha già presentato domanda nel 2022 non deve farne una nuova, ma integrare quella precedente sul sito dell’Inps, ovvero presentare la dichiarazione sostitutiva unica: in caso di mancato invio della documentazione l’importo dell’assegno unico, da marzo, verrà calcolato sulla base dei contributi minimi, quindi potrebbe essere più basso del dovuto. Chi invierà la domanda entro il 28 febbraio potrà ricevere l’assegno già dalla seconda metà di marzo.

Un’altra scadenza è quella riguardante gli autonomi in possesso di una partita, chi ha avviato una nuova attività nel 2022 o nel 2023 e chi è passato dal regime ordinario a quello forfettario nell’anno in corso, se non rispetta la scadenza per il versamento dei contributi c’è il rischio di doverli pagare per intero, senza poter beneficiare dello sgravio fiscale che è fissato al 35%.

Bonus acqua potabile, sempre in scadenza il 28 febbraio, consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e addizione di anidride carbonica nell’acqua potabile.

La domanda può essere presentata da chiunque – cittadini o imprese, senza limiti di reddito – per le spese sostenute fino al 31 dicembre del 2022.

Scadenza anche del bonus Imu per le imprese turistiche, una detrazione fiscale pari al 50% del totale della somma versata, a usufruirne possono essere le imprese del settore turistico-ricettivo, gli agriturismi, le imprese del comparto fieristico e congressuale, i complessi termali e i parchi tematici.

SMART WORKING, CAMBIANO LE REGOLE

Con l’approvazione del decreto Milleproroghe è arrivata l’estensione del lavoro agile fino a fine giugno, e sarà differenziata tra lavoratori privati e pubblici e, in più, la proroga non varrà per tutti.

Per i lavoratori del settore privato, c’è possibilità se si è messere lavoratori fragili o se si ha un figlio con meno di 14 anni. 

Il lavoro agile, in questo caso, può essere riconosciuto dal 28 febbraio del 2023 e fino al 30 giugno 2023.

Il ricorso allo smart working è comunque possibile solamente nel caso in cui il tipo di lavoro consenta di esercitarlo anche da remoto.

Nel settore pubblico, invece, le cose vanno diversamente: lo smart working è infatti riservato solamente a chi è considerato un lavoratore fragile.

 A offrire la definizione di lavoratore fragile è un decreto del ministero della Salute risalente al febbraio del 2022: rientrano in questa categoria coloro i quali sono affetti da gravi forme di disabilità, gli immunodepressi e i pazienti oncologici. 

BONUS SOCIALE 2023, BONUS IN CONTANTI

Monetizzare il bonus sociale per acqua, luce e gas, una delle possibilità che i beneficiari dell’agevolazione hanno.

Oggi a beneficiare dell’agevolazione sulle utenze sono tutte quelle famiglie che hanno un Isee al di sotto dei 15mila euro.

Esiste la possibilità di monetizzare quel “surplus” del bonus sociale, trasformandolo quindi in denaro e non utilizzandolo per le bollette successive.

Naturalmente molto dipende da che genere di credito è riportato sulle bollette, ma chiedere il rimborso del credito in denaro è una possibilità. Ecco quindi come fare per monetizzare il bonus.

Un beneficiario del bonus sociale può trovare riportato sulle bollette un totale da pagare con una cifra in negativo, ciò vuol dire che un cliente di una azienda di fornitura di luce o gas può trovarsi tra le mani un saldo a proprio vantaggio.

Come utilizzare questo vantaggio.

  • La prima opzione è quella si scontare questo credito nelle bollette successive.
  • La seconda opzione è invece quella di poter ottenere un rimborso in danaro del bonus. Per farlo però serve seguire una precisa procedura.

Basterà chiamare il numero verde della propria ditta fornitrice, numero che si può facilmente reperire sulle stesse bollette, così da poter ricevere il bonus direttamente sul conto corrente.

In alternativa è possibile anche di ricevere un assegno o un bonifico domiciliato dal tabaccaio, alle famiglie non resta quindi che decidere come poter beneficiare di questo rimborso in contanti.

RITO UNICO SEPARAZIONE E DIVORZIO, PERCHE’ CONVIENE?

Dal 1° marzo entrano in vigore le riforme che riguardano il rito unico in tema di separazione e divorzio.

La nuova procedura, in particolare, riguarderà tutti i procedimenti di separazione e divorzio istituiti dal 28 febbraio 2023. 

Una delle novità riguarda le dedizioni scritte, ovvero le parti dovranno produrre autonomamente degli scritti difensivi entro la prima udienza. Questo cambiamento riguarda la difesa dei coniugi o partner in fase di separazione o divorzio e i genitori in causa per l’affidamento dei figli.

Si tratta di una modifica per ridurre i tempi dei procedimenti legali, con benefici per le parti coinvolte, ma anche per l’ottimizzazione dell’intero sistema procedurale. 

Uno dei requisiti è la completezza, importante per raggiungere la soluzione più efficace e consona.

Allo stesso tempo, scrivere preventivamente ogni piccolo motivo di contrasto potrebbe influire negativamente sulle soluzioni consensuali.

Gli avvocati temono proprio che le cause più pacifiche, e dunque più brevi, diminuiranno sempre di più in vista di questo metodo, provocando perciò un allungamento medio delle tempistiche.

L’innovazione raggiungerà la piena funzionalità nel 2025, con l’introduzione di un tribunale unico per le famiglie, il quale si occuperà di tutti i procedimenti altrimenti affidati ai tribunali per i minori e di tutte le cause riguardanti le famiglie e lo stato delle persone.

Il tribunale della famiglia sarà composto da una sezione distrettuale in ciascuna sede di corte d’appello, oltre alle sezioni circondariali costituite presso ogni sede di tribunale ordinario.

Le sezioni circondariali si occuperanno delle competenze affidate al tribunale dei minorenni o al giudice cautelare, tra cui:

  • Decadenza della potestà genitoriale.
  • Riconoscimento dei figli.
  • Azioni promosse dai nonni per avere rapporti con i nipoti.
  • Affido temporaneo dei minori.
  • Autorizzazione al matrimonio dei minori.
  • Amministrazione del patrimonio del minore.
  • Procedimenti con oggetto richiesta di danni endofamiliari.
  • Appello per le decisioni della sezione circondariale.

Dunque, non verrà più applicato il limite dell’assegnazione decennale.

Verranno eliminate tutte le differenze di rito, al fine di ottenere un procedimento unico introdotto con ricorso. L’udienza presidenziale è dunque abolita. 

Nel dettaglio, il procedimento per la separazione, il divorzio e l’affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio sarà delineato dall’articolo 711 del Codice di procedura civile. Le parti saranno quindi tenute a indicare preventivamene le condizioni patrimoniali e reddituali, oltre al piano genitoriale, e deve contenere gli impegni e le attività svolte dai minori, in particolare:

  • Scuola.
  • Percorso educativo.
  • Attività extrascolastiche.
  • Sport.
  • Attività culturali e ricreative.
  • Frequentazioni parentali e amicali.
  • Luoghi frequentati.
  • Vacanze abituali.

L’obiettivo è quello di individuare l’interesse dei minori, motivo per cui la disciplina riguardo all’ascolto del minore sarà riformata. Il giudice può in ogni caso procedere alla nomina di un curatore speciale, laddove necessario.

 Importanti vantaggi, sia per i cittadini che per l’intero sistema processuale.

Le persone potranno beneficiare di azioni più brevi per far valere i propri diritti, con una importante riduzione delle spese legali.

La riforma Cartabia nella delega sul processo civile, infatti, dovrebbe rispondere all’obbiettivo del Pnrr, ossia la riduzione del 40% delle tempistiche previste per la giustizia civile.

NASPI, OBBLIGO COMUNICAZIONE REDDITI 2023

Inps ricorda che i disoccupati che usufruiscono di disoccupazione NASpI, devono comunicare il reddito presunto riferito al corrente anno 2023 con la massima urgenza.

Nel caso di sospensione della NASPI la comunicazione di reddito presunto entro i limiti previsti, consente infatti la ripresa dei pagamenti nel caso non sia stata effettuata entro il 31 gennaio 2023 la predetta comunicazione.

ATTENZIONE in particolare al fatto che l’adempimento si rende indispensabile anche se il reddito annuo presunto per l’anno 2023 è pari a “zero”.

Sul sito INPS, si ricorda che è disponibile, un servizio di assistenza virtuale via CHAT per un eventuale supporto in merito, l’Assistente virtuale è disponibile, dalle ore 14:00 alle ore 17:00, 7 giorni su 7.

28 FEBBRAIO 2023, BONUS E AGEVOLAZIONI IN SCADENZA

Il 28 febbraio, una data che rappresenta una scadenza importante per tante agevolazioni.

Riduzione contributi INPS per contribuenti forfettari: per chi ha già presentato la domanda negli anni passati non è necessario presentarla di nuovo. La scadenza del 28 febbraio 2023, quindi riguarda solo chi ha intrapreso una nuova attività nel 2022, chi inizia una nuova attività nel 2023 e chi passa, nel 2023, dal regime ordinario a quello forfettario.

Bonus acqua potabile: è necessario entro la fine del mese comunicare all’Agenzia delle Entrate tutti i costi che si sono sostenuti nel 2022 per aver diritto al credito d’imposta riconosciuto dal bonus, spese sostenute per l’acquisto e installazioni di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare nell’acqua potabile. Il Bonus consiste in un massimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 5.000 euro per gli immobili destinati ad attività commerciali.

Bonus Imu: previsto un credito di imposta pari al 50% della somma pagata a titolo di saldo Imu a dicembre 2021 per le imprese del settore turistico che abbiamo registrato una diminuzione del 50% del fatturato nel secondo trimestre del 2021 rispetto al secondo trimestre del 2019.

Bonus cultura: il bonus, richiesto entro il 31 agosto 2022 va speso entro il 28 febbraio 2023 altrimenti le somme residue non spese andranno perse. Anche in questo caso, quindi, occorre fare in fretta.

Assegno unico figli: si tratta propriamente di una scadenza incalzante, per chi rinnova l’Isee, l’assegno unico continuerà ad essere calcolato sull’Isee anche a marzo. Altrimenti dal mese di marzo sarà erogata la somma base fino al rinnovo dell’Isee.

Pensione scuola: va presentata la domanda di cessazione dal servizio per i dipendenti del comparto scuola che devono pensionarsi il 1° settembre 2023 con una delle misure previste dalla Legge di bilancio 2023 e nello specifico:

  • pensione anticipata flessibile quota 103;
  • proroga 2023 opzione donna.

Fondo nuove competenze: scade il termine per la presentazione dell’istanza per accedere al Fondo nuove competenze. Si tratta di una misura che ha lo scopo di rimborsare le ore d lavoro che sono state destinate a percorsi di formazione dei lavoratori previsti dai contratti collettivi di lavoro aziendali e territoriali.

Il Decreto Milleproroghe ha esteso a tutto il 2023 l’operatività di questo fondo.

ROTTAMAZIONE QUATER

La rottamazione quater, o definizione agevolata, permette di sanare la propria posizione con il Fisco pagando solo il debito iniziale con la cancellazione di aggio e interessi per la ritardata iscrizione a ruolo. 

L’utilizzo della definizione agevolata, quindi, risulta maggiormente conveniente grazie anche allo stralcio dell’aggio (gli oneri di riscossione) che pesa, solitamente, sulle somme iscritte a ruolo dal 6 al 9%.

Il profilo sanzionatorio, è variabile e cambia dal 30% in caso di mancato versamento delle imposte dichiarate fino ad arrivare al 360% in caso di dichiarazione infedele.

Ma anche le pene sono variabili, possono prevedere percentuali che vanno dal 60/90% al 120/180% fino a toccare il 270% in caso di falsa documentazione.

E’ previsto un profilo sanzionatorio del 500%, poi, per il mancato pagamento del bollo e del 1000% se si omette di pagare l’imposta che si deve sulle cambiali.

Sulla cartella esattoriale a pesare sono anche gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo che scatta dal giorno successivo a quello della scadenza del pagamento fino al giorno in cui la gestione del recupero è affidata all’agente della riscossione.

E sono pari al 4% annuo delle somme dovute.

Ovviamente più un debito è vecchio, più gli interessi saranno pesanti.

AGEVOLAZIONI PRIMA CASA

Il Decreto Milleproroghe 2023 interviene con una proroga anche sul mantenimento delle agevolazioni prima casa.

Per poter godere dell’applicazione dell’imposta di registro al 2% è richiesto che l’acquirente dell’immobile:

  • stabilisca la propria residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile entro 18 mesi dall’acquisto (in alternativa in quel Comune deve svolgere la propria attività);
  • non deve essere titolare esclusivo dei diritti di proprietà, usufrutto uso e abitazione di altra abitazione nel territorio in cui è situato l’immobile;
  • non deve essere proprietario, neanche in quote, di altro immobile a uso abitativo, in tutto il territorio nazionale con agevolazioni prima casa.

Pertanto, per chi acquista, ed ha già un immobile per il quale ha già fruito delle agevolazioni prima casa, può fruirne anche per il nuovo acquisto a patto che venda l’altro immobile entro un anno.

Termini più larghi per il rispetto dei requisiti richiesti, ovvero:

In caso in un acquisto di un immobile come prima casa a inizio 2020, il termine per il trasferimento della residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile è prorogato da 18 fino a un massimo di 37 mesi.

Ed il termine per il riacquisto della prima casa passa da un anno a un massimo di 2 anni e sette mesi.

AUTOVELOX

L’incubo degli automobilisti, dispositivi posizionati lungo le strade per rilevare la velocità di una vettura e per verificarne che questa rispetti il limite.

Vediamo nel dettaglio le norme che devono rispettare, ovvero, secondo la legge possono essere piazzati solo lungo strade a scorrimento veloce che possiedono carreggiate indipendenti o separate dallo spartitraffico, ognuna delle quali con almeno due corsie di marcia.

In caso diverso le eventuali multe potrebbero essere annullate, questo è quanto ha deciso la Corte di Cassazione nella recente sentenza n. 5078/2023.

Pertanto, un’automobilista sanzionato per aver oltrepassato il limite su una strada dove in realtà non poteva essere posizionato un autovelox, si è opposto successivamente al verbale ritenendo invalida la multa in quanto l’autovelox non poteva essere posizionato su quella strada.

Dopo che l’opposizione al verbale era stata rigettata in primo grado e confermata in appello, la sentenza è stata ribaltata completamente in Cassazione.

E se in primo grado e in appello l’opposizione era stata rigettata, la Cassazione ha invece accolto il ricorso dando ragione all’automobilista che si è visto così annullata la multa.

Perché come già ribadito, gli apparecchi devono essere posizionati solo su strade a scorrimento veloce che possiedono carreggiate indipendenti o separate dallo spartitraffico, ognuna delle quali con almeno due corsie di marcia e una corsia, solo eventuale, riservata ai mezzi pubblici.

I giudici hanno accolto la richiesta dell’automobilista, in quanto secondo loro il giudice ha errato a qualificare la doppia striscia continua perché questa non può mai separare due carreggiate.

Un precedente storico a cui potranno far riferimento tanti automobilisti sanzionati in casi analoghi, con autovelox posizionati lungo strade dove in realtà non potrebbero esserci, rischiano la dismissione.