Partita Iva in regime forfettario: si tratta di un regime fiscale per le partite Iva individuali, il cui scopo è quello di garantire alcune semplificazioni sia a livello fiscale che a livello contabile.
La legge di Bilancio interviene in due modi sui requisiti del regime forfettario, che consentono l’accesso e la permanenza nella tassazione agevolata:
- la soglia di ricavi e compensi viene alzata a 85mila euro annui (prima era di 65mila euro);
- nel momento in cui si supera il limite degli 85mila euro durante l’anno, si continua ad applicare la flat tax fino a un massimo di 100mila euro.
Altri requisiti sono:
- non aver sostenuto spese superiori a 20mila euro lordi per lavoro accessorio, lavoro dipendente e per compensi erogati ai collaboratori, anche assunti per l’esecuzione di specifici progetti;
- non aver percepito oltre 30mila euro di redditi da lavoro dipendente o da pensione. Tale soglia non si applica ai lavoratori licenziati o che si sono dimessi, che quindi hanno libero accesso al regime agevolato.
Nel regime forfettario è applicata un’aliquota di tassazione fissa su ricavi e compensi fino a un massimo di 85mila euro annui, ovvero:
- al 5% per le start up;
- al 15% per le altre partite Iva.
Per quanto riguarda gli adempimenti collegati al regime forfettario, hi vuole usufruire della tassazione agevolata al 15% è obbligato a emettere lo scontrino elettronico.
La memorizzazione e l’invio dei corrispettivi giornalieri all’Agenzia delle Entrate può avvenire:
- con l’acquisto di un nuovo registratore telematico (si può usufruire del relativo bonus, che arriva a un massimo di 250 euro);
- adeguando, se tecnicamente possibile, il proprio registratore di cassa (il credito d’imposta, in questo caso, è di 50 euro);
- utilizzando i servizi online gratuiti del sito dell’Agenzia delle Entrate.
l 5 novembre 2022 è stato prorogato l’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024, con l’estensione dell’adempimento al regime forfettario.
Il decreto prevede, che saranno esonerati dall’adempimento le partite Iva con ricavi e compensi fino a 25mila euro annui.
Inoltre, è prevista una moratoria delle sanzioni: dal momento in cui scatta l’obbligo e fino al 30 settembre l’emissione della fattura elettronica per i nuovi soggetti obbligati è consentita entro il mese successivo a quello in cui l’operazione viene effettuata.
I titolari di partita Iva che emettono fattura nel regime forfettario non devono assoggettare i compensi fatturati a ritenuta d’acconto.
Le fatture emesse dai forfettari devono essere assoggettate a imposta di bollo da 2 euro nel caso in cui l’importo totale della fattura sia superiore ad euro 77,47.
Le seguenti categorie di contribuenti, sono gli esclusi dal regime forfettario, non possono approfittare della flat tax al 15%:
- titolari di quote in società di persone in qualsiasi percentuale;
- titolari di quote srl e associazioni che permettono il controllo;
- chi ha avuto una partita Iva negli ultimi 2 anni per la stessa tipologia di attività.
Altre categorie escluse sono:
- le persone fisiche che si avvalgono di regimi speciali ai fini Iva o di regimi forfettari di determinazione del reddito;
- i non residenti, ad eccezione di coloro che risiedono in uno degli Stati membri dell’Unione europea;
- i soggetti che effettuano, in via esclusiva o prevalente, operazioni di cessione di fabbricati o porzioni di fabbricato, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto nuovi;
- gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano contemporaneamente a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari;
- le persone fisiche la cui attività sia esercitata prevalentemente nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi di imposta;
- coloro che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente e/o assimilati di importo superiore a 30mila euro.
Bonus Irpef 100 euro, Il requisito per averne diritto è quello di avere un reddito da lavoro dipendente o assimilati, di conseguenza, se una partita Iva ha solo redditi da lavoro autonomo non ha diritto ai 100 euro del cosiddetto bonus Renzi.
Cessione del credito superbonus, l’opzione spetta anche ai forfettari, che quindi hanno la possibilità di monetizzare la detrazione fiscale. L’impresa può, a sua volta, cedere il credito ad altri soggetti, incluse banche e intermediari finanziari.
Il regime forfettario prevede anche importanti vantaggi fiscali, ovvero dell’imposta sostitutiva ridotta al 5% in presenza dei seguenti requisiti:
- il contribuente non deve aver esercitato, nei tre anni precedenti, attività artistica, professionale o d’impresa, anche in forma associata o familiare;
- l’attività da intraprendere non costituisce, in nessun modo, mera prosecuzione di altra precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo;
- se viene proseguita un’attività svolta in precedenza da altro soggetto, l’ammontare dei relativi ricavi e compensi realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento del beneficio non supera il limite che consente l’accesso al regime.
La durata del regime forfettario startup è limitata a cinque anni.