PRESCRIZIONE TARI 2023

PRESCRIZIONE TARI 2023

La tassa sui rifiuti è un’imposta di tipo locale, ed ha tempi di prescrizione più brevi rispetto alle imposte statali, un termine di prescrizione pari a 5 anni. Il conteggio deve partire dal 1° gennaio dell’anno successivo all’anno in cui matura il tributo e bisogna effettuare il versamento.

In sostanza, il comune ha tempo per richiedere il pagamento entro il 31 dicembre del quinto anno. In tal proposito, bisogna considerare la data della raccomandata.

In particolare, dal 1° gennaio 2023 non è più dovuto il pagamento della tassa relativa all’anno 2017. Il comune potrebbe comunque inviare ancora un avviso di pagamento legittimo. Il debitore, infatti, non può limitarsi a non pagare, bensì deve impugnare la richiesta entro 60 giorni dal ricevimento.

Allo stesso tempo, prima di agire con il ricorso, è possibile anche presentare direttamente al comune un’istanza di autotutela per chiedere l’annullamento della richiesta di pagamento per via della prescrizione. 

Questo, tuttavia, è possibile soltanto se non è stata interrotta la prescrizione della Tari. Ogni richiesta di pagamento, infatti, fa ripartire il calcolo dei 5 anni dal giorno successivo al ricevimento.

La normativa prevista per la prescrizione della Tari si applica anche alla cartella di pagamento della Tari. In questo caso, il comune affida a un agente per la riscossione esattoriale il recupero coattivo dell’importo. Il primo passo è l’invio della cartella di pagamento che, va in prescrizione dopo 5 anni, contati questa volta dal giorno successivo al ricevimento.

Prima di arrivare alla riscossione coattiva, senza attendere i tempi di prescrizione, si può usufruire delle riduzioni Tari. Le riduzioni permettono di pagare di meno, ed è possibile richiedere una rateizzazione.

Quest’ultima è stata disciplinata dalla legge di bilancio 2020, che consente la ripartizione fino 72 rate mensili, purché il debitore sia in difficoltà oggettiva.

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