Secondo il disegno della Legge di Bilancio 2023 il sussidio relativo al reddito di cittadinanza verrà dato ai cittadini in età lavorativa solo per 8 mensilità. Sono escluse alcune particolari categorie
Dunque la norma verrà completamente revisionata. Si prevede inoltre che ci sarà l’abolizione del reddito a partire dal 2024.
Altra novità riguarda un corso di formazione o riqualificazione professionale a cui saranno sottoposti i percettori del sussidio che, se dovessero rifiutare, perderebbero il beneficio.
Le nuove disposizioni entreranno in vigore per tutte quelle persone dai 18 ai 59 anni in grado di lavorare. Saranno invece esclusi i nuclei familiari con persone disabili, minorenni o anziane.
I soggetti obbligati a seguire un corso di formazione, qualora non lo facciano, perderanno il diritto alla prestazione.
La frequenza del corso è un requisito indispensabile affinché non si perda il sostegno economico. Inoltre, attraverso questo strumento di formazione si cerca di favorire il reinserimento lavorativo del soggetto che non ha un’occupazione.
Queste disposizioni vengono prese dal Governo dal momento che ci si è resi conto che il reddito di cittadinanza non funziona bene come strumento di politica attiva e di stimolo all’occupazione.
Un’altra novità per favorire l’inserimento lavorativo è data dal fatto che il lavoro stagionale o intermittente sarà compatibile con la percezione del reddito entro il limite di 3.000 euro, così da favorire l’impiego anche in attività stagionali.
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