BONUS 200 EURO: COME FARE SE LA DOMANDA E’ STATA RESPINTA?

BONUS 200 EURO: COME FARE SE LA DOMANDA E’ STATA RESPINTA?

Per tutti quelli che hanno richiesto tramite il portale Inps, il bonus 200 euro e hanno ricevuto un esito negativo, possono presentare domanda di riesame.

È importante sapere che ci sono 90 giorni di tempo per procedere e inviare la documentazione necessaria a partire dal 30 novembre o dalla data in cui si viene a conoscenza del rifiuto, se successiva.

Il messaggio n. 4314 del 30 novembre 2022 dell’Inps ci indica come procedere.

Bonus 200 euro, domanda con esito negativo e pagamento non ricevuto: al via il riesame

Le indicazioni fornite dall’INPS riguardano principalmente:

  • lavoratrici e lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca;
  • lavoratrici e lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti;
  • lavoratrici e lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratrici e lavoratori autonomi occasionali privi di partita IVA;
  • lavoratrici e lavoratori incaricati alle vendite a domicilio.

Con il messaggio numero 4314 del 30 novembre 2022, l’INPS al termine di una prima fase di controlli sui requisiti richiesti riepiloga le motivazioni che hanno portato al rifiuto di alcune domande presentate dagli aspiranti beneficiari e fornisce ulteriori precisazioni sulle condizioni, riportate in tabella, per ottenere l’indennità.

Si ricorda che i requisiti per i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa erano quelli di:

  • avere contratti attivi alla data del 18 maggio 2022 ed essere iscritti alla Gestione separata;
  • non essere titolari di pensione;
  • non essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • avere un reddito derivante dai rapporti di lavoro non superiore a 35.000 euro nel 2021.

Per quanto riguarda invece i lavoratori e lavoratrici stagionali era necessario aver svolto prestazioni per almeno 50 giornate ed avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 35.000 euro per il 2021.

Per quanto concerne, invece, le lavoratrici e lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che, nel 2021 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali, i requisiti erano:

  • essere stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile;
  • per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile;
  • risultare già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio.

Gli interessati possono verificare gli ostacoli all’erogazione delle somme sul portale INPS tramite il servizio online “Indennità una tantum 200 euro” utilizzato per presentare domanda, cliccando sulla voce “Esiti”.

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