COSA SUCCEDE IN CASO DI ATTIVAZIONE DELLA LINEA TELEFONICA IN RITARDO?

COSA SUCCEDE IN CASO DI ATTIVAZIONE DELLA LINEA TELEFONICA IN RITARDO?

È importante sapere che il tempo di attivazione della linea telefonica può variare da un operatore telefonico all’altro.

L’AgCom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha stabilito che la compagnia deve attivare la linea entro 10 giorni da quando l’utente ha presentato la richiesta. Questo termine può essere esteso a massimo entro 20 giorni solo se lo richiede l’utente, ad esempio perché l’abitazione in cui deve essere attivato il servizio non è ancora disponibile.

Qualora invece la richiesta viene effettuata dopo aver firmato il contratto, occorrerà attenersi a quanto previsto dall’accordo scritto.

Nel caso in cui ci sia un ritardo nell’attivazione della linea telefonica, l’utente avrà la possibilità di inviare una lettera di diffida alla compagnia con la quale ha sottoscritto il contratto.

È bene sapere che l’AgCom, relativamente a questi episodi,  mette a disposizione sul proprio sito dei moduli a disposizione dei contribuenti per inviare le segnalazioni.  In questo modo si cerca di  monitorare l’efficacia degli operatori sul rispetto delle condizioni del servizio richiesto o prestato e di valutare se sia il caso di attivare la procedura per eventuali sanzioni nei casi più gravi.

Qualora il problema non viene risolto con la semplice lettera di diffida, si cerca di agire per vie legali.

Ogni compagnia telefonica deve prevedere nella propria carta dei servizi un risarcimento forfettario per i giorni di ritardo nell’attivazione della linea telefonica.

È importante sapere che, al fine di ottenere il risarcimento, il ritardo deve essere imputabile alla società stessa e non a cause esterne alla compagnia, come un impedimento tecnico o burocratico imputabile a terzi.

Tuttavia  se il danno subito è maggiore di quanto stabilito nel contratto, il contribuente potrà chiedere un importo più elevato se provato.

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