La nuova Legge di bilancio 2023 preveder sicuramente delle nuove misure per far fronte alle crisi economica che il nostro Paese è chiamato a combattere.
Quali sono le nuove misure che si prospettano?
Con il presupposto di eliminare le partite dove gli oneri di riscossione risultano più elevati, si prevede che ci sarà la cancellazione dei debiti iscritti a ruolo per importi fino a mille euro, in un ambito temporale esteso ai carichi affidati all’agente della riscossione fino al 2015.
Ciò che è importante sapere è che si prevede che lo stralcio riguarderà i singoli carichi affidati all’agente della riscossione. Per fare un esempio, se siamo in presenza di una cartella dove ci viene chiesto il pagamento di € 700,00 di Irpef, € 300,00 di Iva e €800,00 Irap, (totale cartella esattoriale € 1800,00), verranno stralciati tutti e 3 i debiti dal momento che ogni singolo importo non supera €1.000,00.
Per quanto riguarda, invece, i debiti iscritti a ruolo per un importo superiore ai mille euro, si sta pensando ad un meccanismo simile alle ultime rottamazioni. Quindi l’imposta si pagherebbe per intero, con lo sconto della componente sanzioni e interessi che si potrebbe saldare sotto forma di un forfait del 5 per cento. E anche qui i versamenti potrebbero essere dilazionati in cinque anni. Sembra che probabilmente non ci sarà, invece, una riproposizione, con le dovute correzioni, del “saldo e stralcio” per i debiti tra i mille e i 3mila euro, con il pagamento a forfait del 50% comprensivo di imposte, sanzioni e interessi, e la facoltà di saldare tutto a rate in un arco temporale di cinque anni.
Altra novità dovrebbe riguardare gli avvisi bonari. Ci sarebbe la possibilità, per le annualità 2019 e 2020, di una riduzione drastica delle sanzioni dopo gli avvisi bonari inviati dall’agenzia delle Entrate, applicando penalità amministrative del 5%, e concedendo, anziché 30 giorni, due anni di tempo per scaglionare il pagamento. Questa proposta è stata fatta a causo del biennio pandemico che ha messo in difficoltà le aziende italiane.
Si sta pensando anche di aiutare anche i contribuenti che non sono riusciti a pagare il dovuto nel 2022, attraverso l’azzeramento delle sanzioni e il versamento dell’importo dilazionato in un certo lasso temporale. Che sia questo solo l’inizio di una futura riforma fiscale? Non ci resta che aspettare per saperlo.
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