La responsabilità per i debiti ereditari sorge con l’accettazione dell’eredità ed ha effetto retroattivo alla data di apertura della successione.
È fondamentale sapere che la responsabilità per i debiti ereditari viene ripartita tra i coeredi, in base alle rispettive quote di eredità.
Ma quali sono i debito che passano agli eredi?
Con la successione avviene la trasmissibilità di tutti i rapporti patrimoniali del defunto ai suoi eredi. Di conseguenza, essi risponderanno dei debiti già esistenti prima del decesso, ma non ancora saldati al momento della morte del defunto.
Ci sono tuttavia dei debiti che non vengono trasmessi agli eredi. Ad esempio questi non sono tenuti a pagare i debiti di natura personale che si estinguono con la morte del debitore originario e, pertanto, non si trasmettono agli eredi.
Anche le sanzioni amministrative pecuniarie, comprese le multe per violazione alle norme di circolazione stradale non sono trasferibili dal momento che vige il principio della responsabilità personale del trasgressore.
Non si trasferiscono anche le sanzioni penali di natura pecuniaria e le sanzioni tributarie. Rimane fermo l’obbligo di pagamento del tributo base: perciò gli eredi dovranno chiedere all’Ente impositore o all’Agente di riscossione lo scorporo delle sanzioni.
Non è possibile che gli eredi paghino l’ assegno di mantenimento o divorzile stabilito in favore dell’ex coniuge e dei figli dal momento che l’ex coniuge sarà tutelato con la pensione di reversibilità.
Infine, altri debito non trasferibili sono quelli già caduti in prescrizione al momento della morte del dante causa.
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