Nel mondo dei contratti di locazione, si sente spesso parlare di cedolare secca. Ma che cos’è la e come si applica ai contratti di locazione?
Si tratta di un regime di tassazione facoltativo che è possibile scegliere se applicare alla locazione al momento della stipula del contratto. Si tratta di un’imposta che va a sostituire quella dell’IRPEF.
L’agevolazione della cedolare secca può essere applicata all’interno di contratti di locazione ad uso abitativo. Può essere utilizzata anche per le locazioni brevi, che hanno cioè una durata inferiore a 30 giorni. È possibile optare per la cedolare secca nel momento della stipula e registrazione del contratto di affitto, ma anche negli anni successivi per gli affitti pluriennali.
Quali soni vantaggi nell’utilizzo della cedolare secca per un contratto di locazione?
Innanzitutto essa sostituisce il pagamento dell’imposta di bollo e di registro, obbligatorie per un contratto di affitto normale. Ma la maggior convenienza è quella che, trattandosi di una tassazione separata, non fa cumulo con altri redditi posseduti.
Attenzione però, questo regime non sostituisce l’imposta di registro necessaria per la cessione del contratto di locazione e che non permette di modificare il canone di affitto per l’intera durata del contratto di locazione.
Il regime della cedolare secca sugli affitti mantiene la sua validità per l’intera durata della locazione e può essere revocata entro massimo 30 giorni dalla scadenza, sostenendo il pagamento dell’imposta di registro. Il limite di 30 giorni prima della scadenza del contratto vale anche in caso di proroga del contratto, con conseguente conferma della cedolare secca.
L’imposta sostitutiva è costituita da un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo. Nel caso di canone concordato, invece, la tassazione è pari al 10% nei Comuni con bassa disponibilità abitativa e nei Comuni ad alta tensione abitativa.
Il pagamento della cedolare secca avviene, nel caso si opti per la rata singola, prima del 30 novembre; se, invece, si opta per il pagamento dilazionato in due rate, prima del 30 giugno e prima del 30 novembre.
Per l’inquilino il vantaggio di un contratto di affitto con cedolare secca per sono il risparmio sulle spese delle imposte di bollo e di registro e l’invariabilità del prezzo del canone di locazione.
Il regime della cedolare secca risulta non conveniente nel caso in cui si verifichi un aumento dell’inflazione durante il periodo di validità del contratto e non si possiedano ulteriori redditi oltre a quelli derivanti dall’affitto di uno o più immobili.
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