Secondo quanto emerge dalle ultime notizie, l’indennità di accompagnamento potrebbe essere eliminata. Sarà invece introdotta una nuova misura che prevede una scelta: l’ausilio di tipo economico oppure assistenziale.
La nuova misura si trova all’interno del disegno di legge delega che riguarda proprio la non auto-sufficienza e che è stato autorizzato di recente dal Consiglio dei ministri. É però necessario sottolineare che l’autorizzazione da parte del Consiglio alla legge delega è soltanto l’inizio del processo in quanto sarà poi necessario rendere la norma esecutiva.
Per rendere la legge esecutiva, sarà necessario attendere l’insediamento del nuovo Governo che prima controllerà tale norma e poi toccherà al Parlamento. In modo particolare, lo scoglio che tale norma deve superare riguarda la disponibilità economica e in questo casa sarebbero necessari 7miliardi di euro.
Dunque l’indennità di accompagnamento dovrebbe essere sostituita a breva dalla Prestazione universale per la non autosufficienza ma per ora non vi sono cambiamenti, infatti, sarà necessario attendere in nuovo esecutivo.
La nuova misura citata in precedenza, però, avrebbe molte diversità rispetto all’indennità di sostegno, infatti, vi sarebbe la scelta tra un sostegno economico e quello assistenziale, ma al momento coloro che dovranno richiedere tale indennizzo dovranno ancora rifarsi alla normativa per ora vigente.
Ma che cos’è l’indennità di accompagnamento?
È una pensione economica riconosciuta agli invalidi totali ed anche ai mutilati che non hanno la possibilità di camminare da soli e che non possono svolgere le attività quotidiane senza l’ausilio di nessuno.
Per riceverla è necessario rispettare diversi requisiti, il primo di questi è quello di avere un’invalidità del cento per cento non reversibile. Invece, il secondo è quello di ricevere dall’ASL un riconoscimento che attesti l’impossibilità di deambulazione e di aver bisogno di un aiuto. Mentre il terzo riguarda l’impossibilità di fare atti quotidiani senza un aiuto continuo.
È poi necessario avere residenza stabile in Italia e la cittadinanza. Per quanto concerne, invece, i cittadini comunitari, questi devono essere iscritti all’anagrafe del comune dove risiedono, mentre per quelli extracomunitari vi è bisogno del permesso di soggiorno.
Come sicuramente saprà chi beneficia di tale indennizzo, l’indennità è riconosciuta per un periodo di dodici mesi. Tale somma è sospesa se il beneficiario è ricoverato se però la permanenza in struttura supera i ventinove giorni. La somma mensile per l’anno in corso è di 525,17€.
L’indennità che sostituirà quella di accompagnamento dovrebbe essere elargita non tenendo in considerazione il reddito del richiedente.
Anche se non sembra essere uguale per tutti, infatti, gli importi potrebbero essere data in relazione a quanto effettivamente si ha bisogno. Al momento, però, non si sa se ad incidere sarà soltanto la condizione medica oppure anche quella economica.
Inoltre, sarà possibile anche scegliere il tipo di assistenza. Questa può essere di tipo medico infermieristico oppure assistenziale. In base alle ultime notizie, l’incentivo sarà maggiore per l’ultima opzione elencata.