È bene sapere che non si compra mai a scatola chiusa. Figuriamoci una casa.
Per questo motivo chi è interessato all’acquisto di una casa deve controllare almeno queste quattro cose, prima di scendere nei particolari:
- la qualità dell’investimento;
- se il prezzo richiesto è congruo con il bene messo in vendita;
- se è il caso di inserire determinate clausole nel contratto preliminare e in quello definitivo;
- se è meglio chiedere particolari garanzie al venditore su situazioni potenzialmente pericolose.
Per questo motivo, il venditore è obbligato a rendere disponibile l’immobile oggetto della compravendita affinché il potenziale acquirente possa compiere un sopralluogo e vedere da vicino la casa alla quale potrebbe essere interessato.
L’acquirente ha, inoltre, la possibilità di rivedere l’immobile con un perito di propria fiducia al fine di valutare lo stato della situazione e capire se è necessario effettuare degli interventi di ristrutturazione che andranno a incidere sul costo finale dell’immobile oggetto di compravendita.
Il potenziale acquirente ha inoltre il diritto di richiedere dei documenti urbanistici, tecnici, legali o amministrativi in modo da avere una visione più ampia dell’investimento che sta per fare.
Dal momento che non si tratta di documenti molto semplici da consultare, il potenziale acquirente può lasciare che ad esaminarli sia un professionista di sua fiducia.
È di fondamentale importanza sapere chi è il proprietario dell’immobile oggetto della compravendita, se è una persona che non ha mai avuto dei problemi in operazioni del genere e, soprattutto, se è legittimato alla vendita, ovvero se possiede tutti i diritti di proprietà per poter concludere l’affare.
A chi sta acquistando un immobile si consiglia di controllare anche:
- eventuali locazioni in corso, cioè se attualmente ci vive un inquilino;
- le eventuali pertinenze, come posti auto, box, cantine, lavanderie, solai, ecc.;
- lo stato di fatto e le risultanze planimetriche;
- l’eventuale presenza di vincoli come ipoteche, sequestri, iscrizioni o trascrizioni pregiudizievoli;
- la categoria catastale dell’immobile;
- eventuali licenze in corso di validità, condoni o altro;
- eventuali vizi occulti, come infiltrazioni d’acqua, difetti strutturali non visibili;
- l’esistenza degli impianti tecnologici promessi;
- la regolarità degli impianti;
- il regolamento del condominio e l’eventuale presenza di condomini morosi o di contenziosi in atto;
- il regolare versamento dei tributi locali (Imu e Tari) oltre che del pagamento delle utenze domestiche (acqua, luce, gas).
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