I POSSIBILI INTERVENTI DEL NUOVO GOVERNO CONTRO IL CARO BOLLETTE

I POSSIBILI INTERVENTI DEL NUOVO GOVERNO CONTRO IL CARO BOLLETTE

Molti contribuenti attendono con ansia i primi interventi del governo Meloni su un argomento ormai all’ordine del giorno, ovvero quello del caro bollette.

Si pensa, infatti, che le nuove proposte riguarderanno soprattutto le imprese. Ad esse continuerà ad essere riconosciuto del credito d’imposta. L’obiettivo è sempre quello di cercare di attenuare il peso delle fatture con importi triplicati che hanno portato molte attività a rischio chiusura.

Si tratta di una misura che al Governo costa poco meno di cinque miliardi e che dovrebbe essere finanziata con il tesoretto avanzato dai conti pubblici grazie al deficit inferiore alle attese: circa 10 miliardi a disposizione. Il credito d’imposta per l’energia elettrica verrà erogato nei confronti di  imprese che hanno registrato aumenti almeno del 30% rispetto all’abituale esborso per le forniture.

Cosa è invece previsto per i consumatori?

Saranno previsti dei bonus sociali, già erogati in precedenza dal governo Draghi ma con un’eccezione: si sta pensando, infatti, di non considerare il parametro Isee che ha reso in qualche caso difficile l’individuazione della platea realmente bisognosa.

Il nuovo parametro utilizzato riguarderebbe, infatti, il reddito effettivo dei contribuenti e non quello che fa riferimento a due anni addietro.

Nuova novità dovrebbe essere quella di inserire una moratoria di sei mesi per le fatture non saldate. Si cerca in questo modo di superare il periodo più complicato, in attesa di una primavera in cui i consumi calino e anche i prezzi facciano registrare un ripiego.

Il nuovo governo sta pensando anche ad un intervento nei confronti dei più giovani: si pensa di introdurre un ulteriore aiuto nei confronti delle coppie under 35 che intendono acquistare la prima casa.

Ma ci saranno risorse sufficienti per far fronte a tutto questo? Si cercherà di trovare una soluzione anche per far quadrare i conti dello Stato e allo stesso tempo far fronte a questo inevitabile problema che sta vedendo già la chiusura di storiche attività nei diversi Paesi e che sta mettendo in ginocchio quasi tutti i contribuenti.

Il governo è già al lavoro.

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