STRALCIO DELLE MINI CARTELLE GRAZIE ALLA PACE FISCALE

STRALCIO DELLE MINI CARTELLE GRAZIE ALLA PACE FISCALE

Il nuovo Governo sta considerando, per la nuova pace fiscale, un’altra operazione di stralcio integrale delle mini-cartelle.

I due annullamenti integrali di tasse, multe stradali e contributi, secondo le stime della Corte dei conti, potrebbero aver riguardato in tutto più di 50 miliardi di euro iscritti a ruolo. Cifra che può sembrare enorme, ma che va rapportata alla mole abnorme dei carichi affidati all’Agenzia della riscossione e ormai quasi impossibili da incassare.

Insomma, il tema della pace fiscale e di una nuova misura “taglia debiti” deve essere una priorità per la maggioranza di centro-destra e il governo di Giorgia Meloni.

Parliamo di un segnale “distensivo” verso i contribuenti ancora alle prese con le crisieconomiche post Covid ed energetica.

Sono necessarie, però, almeno due ordini di valutazioni. Da un lato, il livello a cui sarà fissata

l’asticella dei mini-debiti da stralciare, cioè l’importo che farà scattare la cancellazione. Dall’altro, gli anni che saranno oggetto del condono. Sono entrambi fattori legati a doppio filo ai margini di

finanza pubblica, con cui governo e maggioranza dovranno fare i conti.

L’ipotesi valutata inizialmente di fissare a 3mila euro la soglia degli annullamenti ai rischia in questo momento di essere non sostenibile per le coperture necessarie. Più probabile, quindi, che ci si possa attestare a un valore tra i 1.000 e i 2.000 euro.

Ma, come anticipato, c’è anche la questione degli anni a cui si riferiscono le posizioni debitorie. Sia

nell’edizione della pace fiscale 2018 sia in quella 2021 il periodo di riferimento è stato rappresentato dagli anni 2000-10. Di fatto, quindi, si rischierebbe di andare su un terreno già arato.

Tra le valutazioni del nuovo Esecutivo, c’è l’opportunità di spingere un po’ più in avanti l’orizzonte temporale, arrivando così a interessare posizioni debitorie più recenti.

Il “mattoncino” da mettere con lo stralcio integrale farebbe comunque parte di una strategia più

ampia, su cui si innesterà anche una rottamazione-quater.

 Il meccanismo sarà rivisto rispetto alle precedenti rottamazioni. Si pensa, ad esempio, a far rientrare nella nuova definizione agevolata tutti i carichi affidati alla ex Equitalia fino al 30 giugno 2022, con la ricaduta pratica di ricomprendere anche cartelle inviate sia prima che dopo l’emergenza Covid.

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