QUALI SONO LE CARTELLE ESATTORIALI CHE NON BISOGNA PAGARE?

QUALI SONO LE CARTELLE ESATTORIALI CHE NON BISOGNA PAGARE?

Anche il Fisco può commettere sbagli clamorosi, come nel caso delle notifiche irregolari dell’Agenzia delle Entrate, che hanno condotto a non pochi ricorsi presso le commissioni tributarie regionali.

La motivazione delle vittorie dei contribuenti contro l’Amministrazione finanziarie potrebbe sorprendere: infatti ha a che fare con gli indirizzi PEC riconducibili all’Agenzia, ma che però non erano ancora stati registrati alla data della notifica delle cartelle esattoriali.

Si tratta di un vizio di procedura, ovvero una particolare ‘irregolarità’ del procedimento di notifica della cartella, che di fatto rende invalido tutto l’iter. Come accennato in apertura, l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha finora usato per inviare le notifiche indirizzi PEC (Posta elettronica certificata) non presenti nei pubblici registri. Il risultato di questa sorta di distrazione dell’ente è stato appunto il fioccare di ricorsi in commissione tributaria, con gli organi deputati a decidere che hanno sempre dato ragione ai contribuenti.

Come detto, ecco allora i ricorsi in commissione tributaria contro le cartelle esattoriali, grazie ai quali i ricorrenti hanno potuto contestare efficacemente l’invalida notifica.

Allo scopo di frenare questo caos di cui l’Amministrazione finanziaria è vittima, il rimedio è stato quello di aggiornare i propri indirizzi PEC. Tuttavia si tratta di una novità  che vale per il futuro. In altre parole, per tutti gli atti notificati anteriormente al nuovo elenco, la via del contenzioso presso la commissione tributaria può ancora portare ad un positivo esito.

La legge in proposito è molto precisa e non ammette deroghe. Le norme infatti indicano che le cartelle esattoriali possono essere notificate soltanto tramite PEC inclusa nei pubblici registri.

La situazione in cui si è trovata coinvolta l’Agenzia delle Entrate ha tratto origine dai ricorsi tributari contro le cartelle esattoriali illegittimamente notificate, ed effettuati tenuto conto delle regole in materia.

Anzi le stesse CTR hanno affermato che le notifiche delle cartelle esattoriali, al di fuori degli schemi di legge, non potevano essere dichiarate sanate neanche con la proposizione del ricorso contro l’atto del Fisco. D’altronde anche la stessa Agenzia delle Entrate non poteva andare contro il dettato del legislatore, anche soltanto per aspetti meramente procedurali e non attinenti dunque alla ‘sostanza’ del provvedimento contro il contribuente.

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