L’articolo 2048 del Codice civile stabilisce che i genitori sono responsabili per gli illeciti commessi dai figli minorenni, sia che si tratti di illeciti civili che di illeciti penali. Si tratta però di una responsabilità civile. Il che significa che il padre e la madre del colpevole dovranno risarcire i danni patiti dalla vittima dell’illecito.
Questa responsabilità persiste finché l’azione illecita viene commessa dal figlio minorenne. Quando questi raggiunge i 18 anni, benché ancora convivente con i genitori e non ancora autonomo economicamente, il risarcimento conseguente alle sue condotte illecite grava unicamente su di lui.
Se un figlio commette un illecito quando è minorenne e, dopo poco tempo, diventa maggiorenne, i genitori mantengono ugualmente la responsabilità personale.
I genitori possono difendersi ed evitare di dover corrispondere il risarcimento solo se «non hanno potuto impedire il fatto». Il che non significa non essere stati presenti al momento dell’illecito e non aver potuto controllare o sgridare il figlio. Ciò che richiede la legge è invece una prova molto difficile: padre e madre devono dimostrare al giudice di aver impartito al giovane una corretta educazione. Il più delle volte, però, la commissione di un illecito da parte di un minorenne deriva proprio da una mancanza di disciplina in casa, il che rende automaticamente responsabili il padre e la madre.
Al contrario di quanto comunemente si pensa, seppure è vero che i genitori sono responsabili per gli illeciti commessi dai figli, a meno che non dimostrino di aver fatto di tutto per impedirli, questa responsabilità non è di tipo penale. Come anticipato sopra, si tratta solo di una responsabilità civile, ossia risarcitoria.
Ma allora chi risponde del reato del figlio minorenne? Lui stesso, se ha compiuto almeno 14 anni. La nostra legge infatti prevede che proprio a partire da questo momento scatti la cosiddetta imputabilità penale. Dunque, non è vero, come spesso si crede, che un minore non è responsabile dei reati commessi. Lo è solo se ha meno di 14 anni. Da 14 anni in poi egli è responsabile dei crimini commessi, da quelli più gravi a quelli minori. Pertanto è tenuto a sopportare il processo penale e le relative pene che ne derivano. Sarà comunque giudicato dal tribunale dei minorenni.
Se il minore ha meno di 14 anni, il reato resta impunito sotto un aspetto penale. Di esso infatti non risponde né il suo autore, né i genitori. Resta la possibilità di chiedere a questi ultimi solo il risarcimento del danno.
Info sull'autore